Il gestaccio di Gerbaudo rivolto ai tifosi napoletani dei distinti dopo il gol del 2-1 di Mattiello, decisivo per la vittoria della Juve Primavera nella finale di coppa Italia, è stato punito dal giudice sportivo con tre giornate di squalifica. Così recita il referto: «Squalificato per tre turni Matteo Gerbaudo, per avere, al quarto minuto del secondo tempo supplementare, assunto un plateale atteggiamento insultante e provocatorio nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria».
Dura anche la posizione della Juve nei confronti del ragazzo. Le scuse di Gian Luca Pessotto, vice responsabile del settore giovanile bianconero: «Queste cose, soprattutto nel calcio giovanile, non dovrebbero vedersi, certi gesti non appartengono alla Juve». E nelle prossime ore una lettera di scusa della Juve al Napoli. Dopo la stangata del giudice sportivo arriverà anche la multa del club al ragazzo, per fargli capire che certe intemperanze, inammissibili per i protagonisti delle serie maggiori, lo sono ancora di più per chi è arrivato solo alle soglie del calcio professionistico. Durissima anche la presa di posizione di Salvatore Colonna, vicepresidente del settore giovanile e scolastico della Figc. «Montervino, per un comportamento simile, ha rimediato un Daspo. Sarebbe una punizione esemplare per un giovane calciatore. La sanzione deve essere adeguata al gesto e quindi, Gerbaudo merita il Daspo».
«Tre giornate sono poche – ha commentato Vincenzo Montefusco, ex giocatore del Napoli con lunga esperienza di settore giovanile azzurro – ma sono certo che la Juventus saprà agire nel modo giusto. Il ragazzo evidentemente non è stato educato bene, i giovani che fanno la trafila delle giovanili bisogna insegnare prima di tutto l’educazione e il rispetto nei confronti dei compagni, degli avversari e del pubblico».
Sull’argomento è intervenuto anche Damiano Tommasi, presidente dell’associazione calciatori. «Diciannove anni è l’età giusta per imparare a gestire l’adrenalina. Di sicuro lui e il suo compagno che era già stato rimproverato dal tecnico Baroni dopo l’esultanza per il primo gol si saranno morsi le mani, già al fischio finale: per Gerbaudo tra l’altro era scattata subito l’espulsione. Purtroppo quei gesti verso il pubblico sono scene che si vedono in tv. I 30 mila spettatori del San Paolo, i supplementari per assegnare la Coppa devono aver alzato il livello di adrenalina. Quei ragazzi non devono aver sentito la partita con una sfida tra ragazzi: senza voler ingigantire la questione, dico che a quell’età è giusto che imparino a gestire lo stress, che da grandi sarà ancora maggiore».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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