Germania amara, stavolta, per l’Under 21 azzurra, sconfitta a Reggio Emilia dalla formazione di Kuntz in rimonta per 2-1. Infatti un anno e mezzo fa, in Polonia, proprio il successo sui futuri campioni d’Europa aveva consentito all’Italia di arrivare in semifinale all’Europeo, stessa manifestazione che gli azzurrini stanno preparando in vista di giugno, quando toccherà proprio al nostro paese ospitarla.
PARIGINI SBLOCCA – Germania subito insidiosa coi tiri da fuori: ci provano Richter ed Eggestein, ma Audero è attento. L’Italia risponde alla grande ma pecca ancora di cinismo al decimo, quando Orsolini si insinua in area e conclude a botta sicura, non centrando però la porta di Nubel dopo un dribbling vincente ai danni di Henrichs. Ma il tridente azzurrino fa malissimo in verticale e proprio su due giocate di questo tipo, si scatena Parigini: dapprima il granata fa secco Nubel ma non trova compagni al centro, ma nella seconda occasione arriva il gol. Gran movimento di Zaniolo, palla a premiare l’inserimento del compagno che fredda il portiere germanico.
AUDERO NON BASTA – L’Italia continua a essere pericolosa con le giocate del tridente, ma è la Germania a farsi vedere in chiusura di frazione: Neuhaus prova il colpo di biliardo da fuori area ma non ha fatto i conti con Audero, ancora sicurissimo. Immediata la risposta azzurra e sta volta l’occasione è clamorosa: contropiede 3 vs 1 degli azzurrini gestito alla perfezione, Cutrone non è egoista anzi serve a Orsolini la palla del facile 2-0 ma il felsineo sparacchia sul portiere ospite. C’è ancora tempo per il colpo di scena: punizione dal limite dell’area azzurra, conclude Waldschimdt e colpisce il braccio di Cutrone. Per l’arbitro non ci sono dubbi e dal dischetto proprio il numero 10 fa 1-1, punendo l’Italia ben oltre i propri demeriti.
ANCORA LUI – La ripresa comincia quando l’Italia è ancora negli spogliatoi, metaforicamente parlando: ancora Waldschimdt approfitta di una dormita della difesa per incunearsi in area e col sinistro realizzare il gol del sorpasso. Gli azzurrini insistono con il loro gioco geometrico e corale, ma i ritmi sono inevitabilmente calati e a farsi vedere davanti è sempre la Germania, con Eggestein, Audero devia in corner. Di Biagio prova a scuotere i suoi con gli ingressi di La Gumina e Castrovilli, ma la squadra non lo asseconda e il vero pericolo arriva da calcio piazzato dal limite: se ne incarica Cutrone e Nubel è fenomenale nel deviare un violentissimo destro che sembrava destinato all’incrocio dei pali.
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