La Procura della Figc ha deferito alla Disciplinare il Genoa, il suo presidente Enrico Preziosi, il dirigente Francesco Salucci e 16 giocatori per quanto avvenuto durante l’incontro di serie A Genoa-Siena del 22 aprile scorso, quando i giocatori rossoblù si erano tolti le maglie e le avevano date a un gruppo di tifosi che avevano interrotto il match contestando la squadra e chiedendo la consegna delle casacche.
I tesserati dovranno rispondere alla violazione dell’art. 1 del Codice di Giustizia Sportiva.
La società Genoa dovrà rispondere per responsabilità diretta in relazione alla condotta del proprio presidente e per responsabilità oggettiva in relazione alla condotta del proprio dirigente e dei giocatori. I giocatori deferiti sono Sebastien Frey, Andreas Granqvist, Marco Rossi, Rodrigo Palacio, Giandomenico Mesto, Cesare Bovo, Juraj Kucka, Alberto Gilardino, Davide Biondini, Luis Miguel Pinto Veloso, Jose Eduardo Bischofe, Valter Birsa, Kahka Kaladze, Jorquera Torres Cristobal, Giuseppe Sculli e Luca Antonelli, tutti, all’epoca dei fatti, tesserati per il Genoa.
Nel dispositivo si rileva che la Procura guidata da Stefano Palazzi ha avviato l’attività istruttoria dopo aver ricevuto il 13 luglio scorso gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Genova. Ai giocatori, la Procura contesta di aver “consegnato durante la gara – interrotta a causa di una contestazione, preventivamente organizzata, all’inizio del secondo tempo da un manipolo di sedicenti tifosi – le maglie di giuoco a fronte di una specifica richiesta, cedendo così ad un’illegittima pretesa loro rivolta e di fatto legittimando un comportamento violento, intimidatorio ed aggressivo da parte dei medesimi sedicenti tifosi”.
In particolare Giuseppe Sculli, secondo la Procura, avrebbe “reso dichiarazioni non veritiere, in quanto a conoscenza dell’organizzazione preventiva della contestazione nonché della preordinazione dei tumulti per la gara Genoa-Siena, perché riferitagli direttamente da uno dei capi ultrà della tifoseria del Genoa e per aver poi intrattenuto contatti con alcuni esponenti della tifoseria ultrà locale. Al presidente Preziosi e al dirigente Salucci si contesta il fatto di “aver invitato e, comunque, consentito che i propri calciatori consegnassero le magliette di gioco.
Infine, il Genoa deve per rispondere “della violazione dell’art. 4, commi 1 e 2, del Cds, per responsabilità diretta in relazione alla condotta antiregolamentare ascritta al proprio presidente e per responsabilità oggettiva in relazione alla condotta antiregolamentare ascritta al proprio dirigente ed ai propri calciatori”.
Fonte: Ansa.it
La Redazione
A.S.
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