Attraverso i microfoni di Primocanale ha parlato cosi il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Ecco le sue dichiarazioni:
“I bilanci sono migliorati, basta dire che non è così. Sfido i commercialisti e i tifosi a dire il contrario, che vengano in azienda a vedere. Ci ho rimesso milioni con il Genoa, ma la colpa di questa drammatica stagione è la mia. Capisco che siano delusi ed arrabbiati, ma gli striscioni intimidatori e volgari sono inaccettabili. Non vengo allo stadio perché ho la scorta della digos, non voglio mettere in difficoltà nessuno, certo comportamenti contro fine sono inaccettabili. Ho fatto tanti errori ma merito un altro tipo di rispetto. La contestazione è un problema so di non avere il consenso, ma l’advisor lo scelgono i tifosi e io gli do il mandato”.
Club in vendita – “Non resto al dispetto dei Santi ma nessuno si è fatto vivo e questo deve far riflettere e non per colpa dei bilanci. Ho preso il Genoa dal fallimento con 27 milioni di debito e qualche campionato di A buono lo abbiamo fatto. Io sono tra i primi imprenditori al mondo nel mio settore penso di avere qualche capacità, ma so anche prendermi delle colpe”.
L’addio di Piatek – “Qualsiasi cosa dicessi ora non sarei credibile. È stata una cosa strana abbiamo realizzato una somma importante. Le plusvalenze sono necessarie ho visti di 90 milioni e entrate di 55 non si può fare altro. La vendita di Piatek e quella successiva di Romero metteranno a posto i conti della società, anche in ottica di un compratore. Il debito con l’Erario sarà estinto. Romero andrà alla Juventus”.
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