La Lazio è viva più che mai e risponde colpo su colpo alla Juventus. Ennesimo successo per gli uomini di Simone Inzaghi che si presentano a Marassi col piglio della grande, decisa a chiudere la pratica il prima possibile. Riesce a mettersi nelle condizioni migliori per gestire una sfida complicata, contro un avversario reduce da due successi consecutivi, ma chiude, se pur da vincitore, col brivido.
FORFAIT DI ACERBI –Tanti assenti per Davide Nicola, che può però contare sullo stesso trio difensivo visto a Bologna, nel netto successo per 3-0. A centrocampo si rivede Lasse Schone, che va in cabina di regia. Infortunato Radovanovic, squalificato Sturaro, ecco dal 1′ Cassata. Davanti a far coppia con Sanabria ci sarà Favilli. Simone Inzaghi lancia dal primo minuto Patric al posto dello squalificato Luiz Felipe, mentre sulle corsie laterali confermato Jony sulla corsia sinistra. Per lo spagnolo terza partita consecutiva da titolare. Marusic vince il ballottaggio con Lazzari, Caicedo ancora preferito a Correa. In dubbio alla vigilia della partita, Francesco Acerbi viene dato per titolare ma il centrale difensivo accusa problemi durante il riscaldamento e così in campo ci va Vavro.
GOL LAMPO DI MARUSIC – Partita che si sblocca subito: Radu cambia sull’out destro trovando Marusic. Il montenegrino triangola con Caicedo e riesce a sfondare nonostante il pressing di Soumaouro e Masiello, concludendo a rete. Genoa che non si scompone e che riesce comunque a giocare un buon primo tempo, sfiorando persino il pareggio: da una punizione di Schone svetta Favilli che di testa trova il palo. Grande equilibrio in campo anche per via di alcuni uomini chiave dei biancocelesti che appaiono sottotono: Immobile non è mai pericoloso, Luis Alberto non riesce questa volta a servire assist illuminanti.
PIOVONO I GOL E LE EMOZIONI – Immobile cambia marcia a inizio ripresa: sfiora subito il gol, poi lo trova al 51′: azione partita da Milinkovic-Savic che aspetta l’inserimento di Caicedo e lo serve. Palla che carambola su Biraschi e finisce al capocannoniere che si accentra e col destro infila il pallone nell’angolino alla sinistra di Perin. 27° gol in 25 partite di campionato. Lo 0-2 è un risultato sufficientemente tranquillizzante per Simone Inzaghi, che decide di non rischiare più Lucas Leiva (ammonito) e Caicedo. Al 57′ però Cassata pesca il jolly da fuori area infilando il pallone nel sette. Il Genoa torna a crederci e Nicola si gioca la carta Pandev, ex dal dente avvelenato. Ma a proposito di ex è un altro giocatore decisivo: Danilo Cataldi. Come contro la Juventus in Supercoppa calcia una punizione perfetta sulla quale nulla può il portiere. È i 71′ e sembra la pietra tombale sulla partita, clamorosamente riaperta al 90′: mani di Lazzari in area ravvisata dopo l’intervento del VAR. È rigore che Criscito trasforma spiazzando Strakosha. I cinque minuti di recupero concessi rendono Marassi una bolgia. Il Genoa spinge, la Lazio risponde in contropiede, non si segna più. Finisce 2-3 una partita incredibile, che mantiene la Lazio a un punto dalla Juventus e fa uscire il Genoa tra gli applausi del proprio pubblico, nonostante il ko dopo 4 risultati utili consecutivi e il terzultimo posto in classifica.
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