Il quotidiano napoletano “Il Mattino” riporta alcune dichiarazioni sui rapporti con la SSC Napoli di Gennaro De Tommaso conosciuto con il soprannome di ‘Genny la carogna’ che hanno portato la Procura ad aprire un fascicolo.
Ricordiamo che il De Tommaso è ritenuto il boss dei «mastiffs» e un narcotrafficante condannato in primo grado a 18 anni di carcere. De Tommaso oggi è un collaboratore di giustizia
Questo un passaggio riportato da “Il Mattino”.
“Un verbale esplosivo. Almeno a giudicare dal tenore delle accuse lanciate a boss, ma anche a dirigenti del calcio Napoli, che ha spinto la Procura partenopea ad aprire un fascicolo ad hoc.
Spiega Gennaro De Tommaso.
«Parlo di circa 1200 biglietti, che ci venivano venduti prima che potessero acquistarli gli altri. Voglio precisare che abbiamo sempre pagato». Una circostanza su cui in un recente passato è stato ascoltato come testimone in Procura lo stesso Formisano. Che – nelle linee generali -, smentì un trattamento di favore, confermando invece la strategia societaria di tenere alla larga gruppi di facinorosi o pressioni malavitose di qualsiasi tipo.
Una vicenda che Formisano – sentito ieri dal Mattino – ha deciso di non commentare, anche se da dati oggettivi appare evidente una cosa: tranne un breve periodo, in cui i biglietti sono stati realmente venduti dai botteghini, il club azzurro ha concordato con la Questura altre modalità di vendita.
Esiste – chiariscono fonti legali del calcio Napoli – una vigilanza della Digos sulla vendita dei biglietti. In particolare per le trasferte europee, che rende impossibile creare canali privilegiati o monopoli organizzati“.
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