Un altro accoltellato, un altro romanista che sarebbe stato «punito» dai napoletani per l’omicidio di Ciro Esposito, un nuovo inquietante segnale di una guerra che verrà. Sia che l’accoltellamento di Rodolfo Pianigiani — 36enne romano e romanista con precedenti penali — sia ascrivibile al mondo ultrà (quelli del Napoli hanno fatto sapere che non li riguarda), sia che si tratti di delinquenza comune. La Digos di Napoli non può confermare che il ferimento di Pianigiani, colpito alla coscia appena arrivato con un amico alla stazione Garibaldi, sia una vicenda da stadio, né escluderlo però.
Il 35enne romanista — che però giura di non frequentare l’Olimpico — non ha sporto denuncia, elemento che insospettisce le forze dell’ordine, e a chi l’ha soccorso e accompagnato all’ospedale di Loreto mare, dove è stato medicato e giudicato guaribile in 5 giorni, ha raccontato di essere stato colpito mentre parlava con un gruppo di quattro o cinque ragazzi che, sempre stando alla sua ricostruzione, gli avevano appena chiesto quale fosse la sua provenienza e la sua squadra del cuore. Dichiarata la fede giallorossa, gli sarebbe stata inferta la coltellata, accompagnata dalla spiegazione del movente: «Questa è per Ciro, romano di merda».
Fonte: Gazzetta dello Sport
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