In realtà era un Napoli simile a quello delle prime apparizioni, nella sua improvvisa prevedibilità: meno «sarriano» nel suo pressing, più sporadico nella qualità delle verticalizzazioni e delle conversioni verso la porta, meno brillante nella corsa e nella velocità di esecuzione, nel moto perpetuo degli esterni. Il primo tempo è vissuto sugli sprazzi del Pipita, la ripresa sulle iniziative personali, spesso sballate, di Insigne (8 tiri tentati, uno solo nello specchio), che si è messo a giocare quasi da solo, e infatti Higuain l’ha quasi mandato a quel paese.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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