Non si è fatta attendere, da parte del Comitato di Redazione della Gazzetta dello Sport, la replica alle parole del Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, secondo cui il quotidiano (e in particolare il direttore Monti) tende a difendere le realtà calcistiche settentrionali.
Ecco il comunicato ufficiale:
“Domenica sera, al termine della finale di Coppa Italia a Roma, Aurelio De Laurentiis ha pubblicamente attaccato la Gazzetta dello Sport e i suoi giornalisti – uno in particolare – in modo misero e volgare, come suo costume in occasione di queste esternazioni. Ha accusato il giornale di essere vicino solo ai grandi club del nord e il nostro collega di non di essere tifoso del Napoli. Il tutto con arroganza fastidiosa, immaginando forse di essere il padrone delle ferriere di fronte ai suoi dipendenti. Ci dispiace per lui, ma si sbaglia. Non vogliamo perdere troppo tempo nel ricordare al presidente del Napoli che il nostro quotidiano esisteva prima di lui e vivrà ancora a lungo, in ottima salute, anche dopo di lui. E che l’indipendenza di giudizio e l’obiettività nei confronti delle notizie e dei protagonisti di cui si scrive sono le caratteristiche prime di chi entra a lavorare in questo giornale. Qui, anche per sua fortuna, siamo gente seria. Ci teniamo però a fargli sapere che nessuno di noi si è mai permesso di decidere, per essere chiari, chi deve sedere sulla panchina della sua squadra o la formazione che deve andare in campo. A ognuno il proprio ruolo. Si chiama rispetto. E non si compra in farmacia. Il comitato di redazione della Gazzetta dello Sport, nel difendere la professionalità e la dignità dei suoi giornalisti, chiede per l’ennesima volta alle istituzioni che governano il calcio italiano di stigmatizzare il comportamento di un loro tesserato, prendendo se possibile provvedimenti. Comportamenti simili hanno il solo risultato di creare pregiudizi nei tifosi, soprattutto quelli più violenti, con le potenziali conseguenze che tutti ben conosciamo. E chiede di nuovo alla Rcs Mediagroup di tutelare il lavoro dei suoi dipendenti nelle sedi che riterrà più opportune, comprese quelle legali.”
Fonte: Comitato di Redazione de La Gazzetta dello Sport
La Redazione
M.P.
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