Insigne in questo momento ha totale fiducia nei suoi mezzi e da un po’ di tempo sta mostrando personalità da vendere. Un esempio? Andate a rivedere il modo in cui ha preso il pallone dalle mani di Gabbiadini per battere Gollini dal dischetto in occasione del momentaneo due a zero. L’esultanza con il bacio alla maglia è un altro segnale. Con il Verona aveva fatto gol all’andata e da scugnizzo ci teneva in modo particolare al bis. Soprattutto, però, ci teneva a dimostrare che senza Higuain il vero leader offensivo del Napoli è lui. Ora l’obiettivo è superare quota quindici, come da scommessa estiva con uno dei suoi agenti, Antonio Ottaiano. Un’impresa riuscita a pochi calciatori italiani con la maglia del Napoli (tra questi Savoldi, arrivato a 16 per due stagioni di fila tra il 1976 ed il 1978). Beppe gol fu soprannominato mister due miliardi (di lire), il valore di Insigne per il Napoli è difficile invece da quantificare. Le offerte non mancherebbero se De Laurentiis volesse privarsene, ma è impossibile o quasi che questo accada tenendo anche conto del fatto che Lorenzo è un prodotto del settore giovanile e dunque per i nuovi regolamenti, sia italiani che internazionali, diventa ancor più prezioso tenerlo in rosa.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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