All’Olimpico, s’è vissuta un’altra delusione, dopo quella di Torino, Udine e Milano, s’è capito che questa squadra è fin troppo prevedibile, come il proprio allenatore, che nemmeno sui cambi riesce più a stupire. Il suo integralismo è stato uno dei limiti, quest’anno. Nemmeno contro la Roma ha voluto provare la soluzione ad effetto: magari, avrebbe potuto inserire Gabbiadini molto prima, quando ha sostituito Allan inserendo David Lopez. Ma il rischio non gli appartiene, lui è per il garantito sicuro. Gli è bastato vincere contro due avversari inermi, Verona e Bologna, per convincersi della bontà del suo prodotto, dimenticandosi forse che il suo Napoli è stato in testa alla classifica per otto giornate ed ha ceduto il primato alla Juve proprio perché s’è comportato allo stesso modo di lunedì, accontentandosi del pareggio per poi essere punito nei minuti finali
Fonte: Gazzetta dello Sport
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