A volersi affidare alle emozioni, che sono parenti strette delle illusioni, il Napoli può ancora puntare allo scudetto, la Roma al secondo posto e l’Inter al terzo. Se, invece, si osserva il panorama con la saggezza di chi è abituato a far di conto e a tenere i piedi piantati per terra, si deve arrivare alla conclusione che i giochi, se non tutti, perlomeno quasi tutti, sono già fatti. Non si vede come la Juve, questa Juve che ha vinto 21 delle ultime 22 partite (e quella che manca l’ha pareggiata, mica persa), possa perdere lo scudetto: dovrebbe accadere una rivoluzione copernicana, improvvisamente dovrebbero dirci che non è più la terra a girare intorno al sole ma viceversa, e allora sì che potremmo (condizionale d’obbligo) pensare a una clamorosa rovesciata. Restando così le cose, però, e pur dando tutto il credito possibile all’inseguimento del Napoli, nonostante l’assenza di Higuain, i bianconeri sono padroni del loro destino: il titolo possono perderlo soltanto loro. E la sfida di domani, in casa, contro un Palermo che più disastrato non potrebbe essere, non è certo un ostacolo da incutere timori. Semmai è il Napoli a doversi preoccupare, perché una trasferta a San Siro, contro l’Inter, non è mai una passeggiata. Se fossimo in Sarri, più che guardare le stelle con il naso all’insù, ci concentreremmo su ciò che avviene alle spalle: la Roma è a 6 punti e lo scontro diretto all’Olimpico è alle porte. In certi casi un atteggiamento conservatore è più utile di uno stile garibaldino. Anche perché l’Inter metterà in campo tutto quello che ha, e forse anche di più, per tentare di avvicinarsi al terzo posto dove ora stanno comodamente seduti i giallorossi di Spalletti. I quali, attesi da un viaggetto a Bergamo (non proprio una scampagnata), dovranno recuperare il terreno perso con il pareggio interno di lunedì scorso contro il Bologna. L’impressione è che i condottieri, cioè gli allenatori, di Napoli e Roma baderanno a non scivolare, anche perché rialzarsi in questo periodo della stagione, con tutta la fatica che si è accumulata nelle gambe, sarebbe davvero una faccenda seria e complicata.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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