MADRID. Luca era arrivato a Siviglia pieno di speranze. Dopo gli anni di Parma, il passaggio da Bergamo e l’elevato dosaggio di panchina a Napoli, la Liga sembrava poter offrire a Cigarini un’interessate ripartenza. La possibilità di giocare in Champions, un campionato tecnico, l’accoglienza familiare, tutto sembrava promettere bene. L’esordio poi, in Supercoppa di Spagna col Barcellona, era stato brillante: primo pallone e assist per il gol di Luis Fabiano, il Siviglia che vince 3-1. Grandi elogi, ma 4 giorni dopo a Braga per il preliminare di Champions, Cigarini gioca appena 8 minuti. Il Siviglia perde 1-0, poi 4-0 a Barcellona, addio Supercoppa, e infine 3-4 in casa col Braga, addio Champions. Luca è titolare in 3 delle prime 4 giornate di Liga ma quando a fine settembre il tecnico Alvarez viene sostituito da Manzano (ora all’Atletico Madrid) deve accontentarsi delle coppe: Europa League e Copa del Rey. Incompatibilità Cigarini accetta la cosa: in 40 giorni gioca solo 4 partite segnando però 3 gol. Non è sufficiente: il 5 dicembre è titolare per l’ultima volta, quindi 3 scampoli di gara in gennaio e nulla più. Cancellato, mai considerato da Manzano, che non lo porta nemmeno in panchina. Qualcosa nel rapporto tra i due si è rotto. Ora, dopo sei mesi di forzata inattività, Luca spera di ripartire da Napoli, anche se le parole di De Laurentiis sembrano escluderlo: «Borja Valero è un regista e i registi a Mazzarri non servono. Lo si è visto con Cigarini, che è un bravo regista ma non fa parte degli schemi dell’allenatore. Dovrà trovare una collocazione adatta a lui, non perché non sia valido, ma proprio per le sue specifiche caratteristiche»
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
S.D.
