“La figuraccia resta, al netto di tutte le spiegazioni che sono state fornite dai diretti interessati, De Laurentiis in primis. Lunedì sera a Milano è andata in scena la commedia dell’assurdo che si è conclusa con il mancato approdo di Soriano a Napoli. I problemi sorti nello scrivere l’accordo economico con il calciatore (quello per la cessione da parte della Samp era stato redatto alle 22) hanno evidenziato le lacune del club azzurro con il direttore sportivo Giuntoli che era in un albergo diverso rispetto al segretario sportivo, ragion per cui il contratto, a quanto pare, non è stato stilato in maniera opportuna. Di tempo se ne era perso un po’ anche nella consueta trattativa legata ai diritti di immagine e quando il gong è suonato il Napoli si è ritrovato a mani vuote. La vicenda Soriano ha creato ulteriore spaccatura tra la società ed i suoi tifosi. Poche ore dopo la chiusura del mercato, a Castel Volturno è apparso uno striscione inequivocabile che richiamava De Laurentiis e Giuntoli alle loro responsabilità. È possibile spendere oltre 35 milioni per rinforzare la squadra, chiudere la sessione estiva del mercato con 20 milioni di passivo e non aver completato l’organico? Sì, se ti chiami Napoli ed in tutto il mese di agosto hai portato a casa il solo Chalobah in prestito dal Chelsea”
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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