Emozione Christian Maggio. C’è stata la prima volta in Nazionale, c’è stato il Mondiale in Sudafrica, stasera andrà in scena la recita d’esordio in Champions League: un’altra notte-romanzo da raccontare. E anche lui, per dirla con le parole di Walter Mazzarri, la vive come fosse una «finalissima», tale e tanta è l’importanza del match col Manchester. Sulle gambe dell’esterno azzurro corre l’idea vincente del Napoli. Ovvero: parare e rilanciare, ripartire in velocità per sorprendere il City: «Questo è il nostro piano, vorremmo realizzarlo ».
L’attesa è febbrile, Maggio,ma sarà importante non perdere la bussola: giusto?
«A questi livelli sarebbe un autogol. Non possiamo snaturarci. Non cambiamo per nessun motivo la nostra filosofia di gioco, nemmeno in un’occasione così ambita e importante: saremo sempre noi stessi, non abbiamo dubbi».
Lo dice lei, che queste partite d’eccezione le ha già giocate in Nazionale. Ma è pronto il gruppoper una sfida-evento del genere, in cui è difficile resistere alla pressione eccezionale?
«Sono pronto io e siamo tutti prontissimi. Il fatto che alcuni compagni non abbiano mai disputato la Champions, e tra questi ci sono anch’io, fa un certo effetto. Ma la tranquillità è l’aspetto più importante in questi casi, è una cosa molto positiva. Bisogna affrontare queste gare nel miglior modo possibile, ma restando il più possibile: così speriamo di cominciare nel modo migliore, i compagni non vedono l’ora di cominciare. E se giochiamo come abbiamo fatto a Cesena possiamo fare bene davvero».
Ma quale potrà essere secondo lei la chiave tattica del match?
«Affronteremo giocatori molto importanti, ma lo siamo anche noi. La nostra impostazione prevede le ripartenze e cercheremo di farne il più possibile. Abbiamo la possibilità di giocarcela alla pari, non ci resta che sfruttare questa vetrina importante ».
Quale avversario sulla sua fascia di competenza si aspetta di trovare (il candidato numero uno nel ruolo di terzino sinistroè il francese Clichy, favorito sull’ex Lazio Kolarov, ndr)?
«In tutta sincerità, indipendentemente da chi ci sarà di fronte a me, noi dobbiamo fare il nostro gioco e non pensare ai singoli. Io non sono preoccupato ». In Spagna il vostro lo chiamano «girone della morte».
Vi date qualche possibilità di spuntarla?
«Vedremo alla fine, affrontiamoqueste partite senza pensieri, dobbiamo essere consapevoli della forza del nostro gruppo e puntare solo su quello, l’importante è entrare in campo sapendo quello che si deve fare, Mazzarri ci ha dato un gioco ben preciso e se possibile cercheremo pure di imporlo ai nostri avversari. Andiamo in campo con la mentalità giusta, per quanto mi riguarda sono convinto che faremo bene». Qual è il giocatore del Manchester che le piace di più, Maggio? «Io dico Nasri, è piccolo e molto rapido, pericoloso sempre. Ma il City, come sappiamo, non ha solo lui, ma tanti giocatori con grandi qualità».
La Redazione
A.S.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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