E’ il giorno del confronto, quel momento che Napoli ha atteso con ansia. Aurelio De Laurentiis e Walter Mazzarri si vedranno nel pomeriggio. Si ritroveranno faccia a faccia per discutere del futuro. E l’incontro dovrà fare chiarezza sulle intenzioni dell’allenatore che potrebbe anticipare la chiusura del rapporto col Napoli già dalla prossima settimana. E le prospettive non sono per niente entusiasmanti. Preso atto che la Juve ha scelto Conte per sostituire Delneri, a Mazzarri resta soltanto la possibilità, abbastanza remota, di andare alla Roma. Diversamente, potrebbe restare fermo un anno, a meno che non decida di accettare le condizioni che gli imporrà De Laurentiis e, dunque, restare a Napoli.
Motivi divorzio – C’è più di qualche problema nel rapporto tra i due. Probabilmente, sul piano umano, la stima non manca. Ma su quello professionale ci sono diversi punti di non ritorno. La programmazione tecnica prevede l’acquisto di 4-5 giocatori di livello, così come è stato richiesto dall’allenatore. Richiesta che il presidente è pronto a soddisfare, così come ha anticipato, ma senza compromettere il bilancio. Una precisazione che Mazzarri non ha gradito, convinto com’è che difficilmente il suo Napoli potrà ripetere il risultato appena ottenuto (terzo posto e Champions League). Il primo intoppo è nato sulla trattativa Inler: per l’allenatore il sacrificio economico (12,5 milioni di euro oltre all’altra metà di Denis valutata 2,5 milioni) è da fare, mentre per DeLaurentiis il centrocampista (28 anni), non rientra nella fascia d’età stabilita per la nuova programmazione che punta su giovani talenti da far crescere.
Adeguamento economico – La parte economica del contratto è un altro degli argomenti che Mazzarri metterà sul tavolo della discussione. L’accordo firmato nello scorso giugno prevede altri due anni a 1,6 milioni di euro a stagione. L’allenatore vorrebbe portarlo a 2 milioni.
Scenari possibili – L’incontro di oggi pomeriggio dovrà, dunque, rivelare le intenzioni di Mazzarri. Al presidente non è andato giù il suo traccheggiare, quel dire e non dire che ha caratterizzato questo finale di stagione. Domenica sera, i due si sono volontariamente ignorati a fine gara. Mentre Mazzarri ha partecipato al giro di campo insieme coi giocatori, il presidente se n’è stato al centro del campo in compagnia di Fassone, il d.g. che sta tentando il tutto per tutto per provare a ricomporre il rapporto tra i due. E l’impresa non è delle più semplici.
La Redazione
C.T.
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