Quest’anno soltanto di rado il Napoli ha creato superiorità numerica sulle corsie esterne. I titolari Maggio e Zuniga non sono stati brillanti, come dimostrano le rispettive medie voto: 5,93 il primo e 5, 75 il secondo. Spesso gli allenatori avversari li hanno ingabbiati, altrettanto spesso è mancato loro lo spunto vincente. Maggio, ad esempio, ci ha messo quattro mesi per tornare a segnare dopo la rete all’esordio in casa del Palermo. Zuniga, invece, è ancora a secco mentre nelle ultime due stagioni ha messo a segno quattro gol. Non manca, però soltanto il loro contributo sotto porta, ma anche la profondità che riuscivano a garantire alla manovra (due assist sin qui per Maggio, tre per Zuniga). Mazzarri ha continuato a dar loro fiducia: entrambi sono partiti dall’inizio 21 volte su 27. I titolarissimi sono loro, non c’è dubbio, probabilmente anche perché le riserve non si sono dimostrate all’altezza della situazione. A Verona, però, qualcosa potrebbe cambiare perché la candidatura di Armero è forte e così Maggio e Zuniga finirebbero in ballottaggio
per un posto sulla destra. Tuttavia, l’ex friulano non si è ancora inserito al meglio negli schemi di Mazzarri (è stato schierato dal via solo ad Udine, in totale ha giocato appena 177’) mentre dall’altro lato Giandomenico Mesto si è distinto soltanto per il lampo da ex contro il Genoa all’andata (gol ed assist).
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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