La contestazione del San Paolo a Lorenzo Insigne non è una novità. Era già successa in passato e in qualche modo si era poi ricomposta, ma – scrive quest’oggi la Gazzetta dello Sport – quello che appare più complicato è il rapporto con Ancelotti che non è solo il tecnico ma rappresenta anche la società. La scelta del cambio dopo un errore in attacco non è stata assolutamente digerita dal giocatore che lo ha detto subito in faccia al tecnico, prima di lasciarsi andare in un pianto di sfogo e abbandonare la panchina molto prima del fine gara: Insigne – si legge – ritiene che l’allenatore sia la causa di quella contestazione. L’esperto tecnico è stato giocatore, sa come gestire queste situazioni e all’esterno ha cercato di non far trapelare nulla.
LA PRIMA MOSSA – Nessuno intende farla, secondo la Gazzetta dello Sport: “Per cercare di far ricadere sull’altro la scelta di un divorzio che solo qualche mese fa sembrava impossibile, ma che ogni giorno che passa diventa probabile. Raiola attende in silenzio, aspetta che sia De Laurentiis a contattarlo. Di fatto al momento non pare ci siano offerte valutabili e comunque la società non intende uscire allo scoperto per non far perdere di valore al cartellino, quotato intorno a cento milioni. Cifra improbabile al momento”.
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