Batte veloce il polso di Gokhan Inler: il suo Napoli sembra un vestito cucito addosso. E in pieno centro il traffico lo dirige lui: col suo calcio frenetico, il pressing asfissiante, la profondità delle percussioni in avanti, l’ordine e il senso della posizione. Il leone svizzero ha già tolto la maschera, non solo in sala stampa accanto al presidente Aurelio De Laurentiis qualche giorno fa, ma soprattutto in campo nel suo fazzoletto d’erba dove transitano le nuove manovre da Champions League della squadra.
In buona sostanza, nel cuore del gioco. Pieno di motivazioni, col sacro furore addosso. Idee chiare fin dal primo giorno: “Siamo molto carichi, entusiasti e pronti a sudare: il cielo sulle Dolomiti è sempre più azzurro..”. Così è cominciata la sua prima avventura da Champions in carriera, come molti altri, ma con una differenza rilevata proprio ieri da Walter Mazzarri.
Che fortemente l’ha voluto per rinforzare la formazione: “Gokhan è l’unico tra i nuovi acquisti—ha detto l’allenatore della squadra azzurra —, ad aver giocato un’ottima stagione col suo club di provenienza”. E non è complimento da poco, considerando come l’allenatore anteponga sempre nei giudizi il gruppo rispetto ai singoli.
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
S.D.
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