Dopo l’errore dal dischetto nella finale di Copa America, secondo La Gazzetta dello Sport, le quotazioni di Gonzalo Higuain sono precipitate. In un solo anno s’è visto crollare addosso il mondo, ha dilapidato quella credibilità intorno alla quale aveva saputo costruire il personaggio, oltre che il campione. Saranno stati attimi di grande sconforto quelli vissuti dal Pipita, in un baleno avrà riassunto nei propri pensieri il bilancio di un anno nero, cominciato con l’errore nella finale di Coppa del Mondo, in Brasile, contro la Germania, e proseguito poi con i quattro rigori sbagliati in campionato (Chievo, Atalanta, Milan e Lazio), con l’eliminazione dall’Europa League e con l’errore dal dischetto, sabato in Cile. Dodici mesi che, probabilmente, lasceranno il segno, che lo costringeranno a una riabilitazione immediata se non vorrà precipitare nella schiera dei «normali», di quegli attaccanti che poco hanno a che vedere con chi sa fare la differenza. Via da Napoli. Ci ha pensato, Higuain, in questo periodo e continuerà a farlo, per poi tentare di convincere Aurelio De Laurentiis a cederlo. Nicolas, il fratello-procuratore, ha già lasciato intendere che l’attaccante vorrebbe andare via per giocare la Champions, quella che ha negato ai napoletani per i suoi stessi errori. Poco importa, in ogni modo: lui vuole misurarsi con le grandi d’Europa, e il Napoli non glielo può consentire. E allora, ci sarebbe l’Arsenal a tentarlo: il club inglese sarebbe pronto a versare 60 milioni di euro, nonostante il presidente napoletano ne chieda poco meno di 100, così come sarebbe previsto da una clausola firmata dalle parti anche se l’entourage del Pipita disporrebbe di un accordo diverso.
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