La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, ha parlato del confronto tra Gennaro Gattuso e Andrea Pirlo, rispettivamente allenatori di Napoli e Juventus. Il loro è stato un lavoro molto diverso:
“Pirlo voleva destrutturare la Juve, ma ha esagerato. Come i bambini che smontano i giocattoli e non sanno rimontarli. Cercava una squadra più liquida e imprevedibile, ma, senza un contenitore, l’acqua non sta in piedi. Sarri invece una struttura razionale a centrocampo l’aveva. Gattuso ha un vantaggio rispetto a Pirlo: non ha buttato la lezione di Sarri. Le idee del rivoluzionario che voleva assaltare il Palazzo, prima di farne parte, sono scivolate sotto la pelle del Napoli ed escono automaticamente. Come ha dimostrato lo splendido gol con la Fiorentina, costruito da Insigne a sinistra e chiuso in rete da Lozano, che si è avventato da destra come un Callejon. Gattuso non ha destrutturato nulla. Non ha disfatto orlo e cuciture. Ha portato accorgimenti a un abito che faceva ancora la sua figura. Tra i suoi primi meriti, quello di aver restituito il miglior Insigne, che era entrato in collisione con Ancelotti e con l’ambiente“.
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