C’è qualcosa che non ha convinto nelle dichiarazioni post partita di Maurizio Sarri. Parole che hanno aperto alla discussione: possibile che l’allenatore del Napoli abbia lanciato un messaggio di resa esaltando la forza dell’avversario? Nemmeno a parlarne. “La Juve è di un’altra categoria, alla lunga il miglior fatturato potrà fare la differenza”. È questa la frase pronunciata dal tecnico dopo la sconfitta dello Stadium, che ha destato qualche perplessità. Ma la questione è di tutt’altra natura. In effetti non è la prima volta che Sarri punta il dito sulla differenza di gestione delle due società. Quelle parole hanno un destinatario, Aurelio De Laurentiis, il presidente che poco prima di Natale aveva promesso al mondo intero che avrebbe regalato al suo allenatore due top player. A fine gennaio, a Castelvolturno, sono arrivati due giocatori: Alberto Grassi, dall’Atalanta, un giovane centrocampista di 21 anni, con poco meno di 20 presenze in serie A e, dunque, un acquisto per il futuro; e Vasco Regini, difensore di medio livello, dalla Sampdoria. Giocatori che sicuramente non rappresentano i rinforzi che avrebbe voluto Sarri e che il presidente, invece, gli ha propinato al termine di un mercato caratterizzato dalle sue chiacchiere più che dalla concretezza. “Con questi acquisti, vuol dire che la società ha inteso confermare il programma della scorsa estate, cioè, una stagione di crescita, senza precisi traguardi”, disse l’allenatore al termine del calciomercato. E quando ha discusso ancora una volta la questione fatturati, è stato per chiarire nuovamente che proprio la qualità dell’organico alla fine potrebbe pesare sulla lotta per lo scudetto.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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