Si ha un bel dire: «Voglio alzare un trofeo a…» Che sia Milano, Roma o Napoli. Lo dicono quasi tutti. Eppure se lo dice Morgan De Sanctis non è la solita frasetta. Lui, il portiere azzurro, esempio di buon senso, non ha mai smesso di crederci né di volare. Anzi. La sua campagna europea è appena cominciata. E non solo a difesa della porta del Napoli: «Vorrei vincere qualcosa d’importante con questa maglia, anche la Coppa Italia andrebbe benissimo, e poi magari continuare a giocare in Europa fra tre anni: dopo Siviglia e Galatasaray non escludo affatto un’altra avventura oltre confine in futuro».
La sua vicenda dimostra come il calcio conceda una seconda e una terza possibilità.
«Non solo la Champions League giocata con l’Udinese. La Spagna e la Turchia mi hanno dato tanto. Ma la prossima Champions League al San Paolo avrà un sapore tutto diverso».
Come intendete gestire la pressione eccezionale di Napoli? È sempredifficile ripetersi, soprattutto in campionato, non crede?
«Giocare nel Napoli è un qualcosa di speciale. E tu quando difendi questi colori devi onorare ogni gara. Io vi dico che non sarebbe un fallimento se non dovessimo ripetere l’ultima stagione. Nulla è scontato nel nostro campionato. Ci sono Roma, Lazio e Juve agguerrite, puntano al terzo posto. Milan e Inter hanno qualcosa in più. E poi Fiorentina, Udinese e Genoa possono essere delle rivelazioni. Combatteremo partita dopo partita e anche in Champions cercheremo di dire la nostra».
Ecco, l’Europa che conta: che cosa si aspetta?
«Sarà complicato perché saremo sorteggiati in quarta fascia, avremo dunque un girone di ferro. Ma noi non molleremo mai, i tifosi lo sanno. Sarà importante far più punti possibile in ogni caso, anche in ottica futura».
Condivide il disappunto del presidente De Laurentiis a proposito degli incontri ravvicinati campionato-Champions?
«Se vogliamo difendere l’Italia, dobbiamo seguire la strada che ci ha indicato lui. Sarà stato discutibile nella forma, ma nella sostanza ha ragione da vendere».
Promette bene la vostra difesa a tre?
«L’ho già avuta nel ciclo vincente di Spalletti a Udine, l’importante è la partecipazione di tutti i giocatori alle due fasi, attacco e difesa. I nuovi acquisti sono forti, Fernandez è un talento ».
Rosati e Colombo sono i suoi alleati, ma quali sono gli altri portieri che le piacciono di più?
«Se torna come prima Marchetti è il migliore. Anche Mirante è bravo. A me piacciono i portiere essenziali. La Roma con Stekelenburg ha visto benissimo e pure il Manchester United con de Gea».
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
S.D.
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