Mentre a Roma il nuovo Papa Francesco I si presenta inneggiando alla fratellanza, allo Juventus Stadium la Curva degli ultrà bianconeri improvvisa il solito, squallido, concerto razzista. Dall’invito al Vesuvio di lavare i napoletani, al «se saltelli…Balotelli», augurando il male dell’attaccante del Milan. Comincia così la finale di andata di Coppa Italia Primavera tra Juventus e Napoli. La curva Sud, piena in quasi tutto il Primo anello, canta e balla divertita. Allo stesso modo nella ripresa accoglie il portiere azzurro Crispino, che insieme ai cori sulla mamma, diventa anche bersaglio del lancio della bottiglia. Le raccomandazione dello speaker prima della gara e all’intervallo, ancora una volta, restano inascoltate. La Juventus beccherà una multa salata, i razzisti continueranno a ridere delle loro mortificanti bravate. Ad Agnelli, Marotta, Paratici, Nedved e Conte, in tribuna insieme a Chiellini e Pepe, l’arduo compito di trovare un freno a una situazione che sta degenerando
Fonte: Vincenzo D’Angelo – Gazzetta dello Sport
La Redazione
A.S.
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