La Gazzetta dello Sport ha analizzato la prestazione di Giovanni Ayroldi, arbitro di Bologna-Napoli: “Siamo alle solite: viene considerato da punire il braccio largo a prescindere ma senza guardare la dinamica dei fatti e del calcio. Quando Calafiori, al 27° minuto del secondo tempo, impatta col braccio sinistro una palla calciata da Kvaratskhelia e già deviata, serve anche guardare la congruità del movimento: e quel movimento del piede verso il pallone porta a quella postura. Fra l’altro, il rossoblù non cerca la palla col braccio. Rigore molto generoso per il Napoli. Niente penalty da assegnare negli episodi De Silvestri-Osimhen e Olivera-Freuler e nel finale per il Bologna (anche per fischio su fallo non chiaro, però)”.
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