Due sconfitte consecutive e zero gol su azione nelle ultime tre partite: basterebbero questi due dati per spiegare le ragioni di un’inversione di tendenza, sospetta. Non si può imprecare sempre contro la sfortuna o parlare di episodi, soprattutto quando nel giro di cinque giorni certi atteggiamenti si ripetono, si rivedono momenti già visti nella gara dello Juventus Stadium, con un Napoli molto più applicato nel possesso palla, per giunta infruttuoso, che non nell’imporre il proprio gioco. Che, attenzione, non si può basare sul fatto di aver avuto per più tempo il pallone tra i piedi. Ieri sera, gli attaccanti non hanno prodotto una sola palla gol. Dov’è finito l’attacco atomico che ha fatto tremare l’Europa e la Serie A? Nelle ultime tre partite, l’unica traccia lasciata dalle punte di Sarri è il rigore calciato da Higuain contro il Carpi. Troppo poco se si considera che fino a quel momento gli stessi attaccanti avevano contribuito fortemente alla realizzazione dei 53 gol segnati dal Napoli in campionato, e ai 22 sommati nelle partite di Europa League
Fonte: Gazzetta dello Sport
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