L’inchiesta Alto Piemonte della procura ha inflitto gravi danni ai delinquenti che popolano l’Allianz Stadium di Torino. La testimonianza di Andrea Agnelli è stata decisiva per dare la spinta giusta all’inchiesta, che ha portato a vari daspo, anche fino a 10 anni. Questi i nuovi aggiornamenti della Gazzetta dello Sport:
“In totale di Daspo se ne contano 38 e hanno colpito persone che, a vario titolo, sono state indagate in quest’ultima inchiesta. Di queste, 15 hanno l’obbligo di firma durante le gare della Juve: sono i 12 ultrà già sottoposti da dieci giorni a misure cautelari per reati vari come estorsione, associazione a delinquere e autoriciclaggio più altri tre semplicemente denunciati, ma con precedenti. E’ l’altro sottoinsieme, però, a fare giurispudenza: è quello colpito dal nuovo ‘super’ Daspo introdotto tre mesi fa dal Decreto Sicurezza bis. A dover rimanere fuori dagli impianti sportivi per 10 anni (nuovo massimo storico) sono il capo del gruppo Tradizione, Umberto Toia, e la cupola del guppo rivale, ‘I Drughi’ (il capo dei capi Dino Mocciola, il suo ex luogotenente Salvatore Cava e quello che negli ultimi tempi ne aveva preso il posto, Domenico Scarano)“.
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