Nella riunione tenuta ieri dall’International Board sono state approvate regole che incideranno sullo svolgimento delle partite nel corso della prossima stagione agonistica. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport elenca una serie di novità: 1) Rinvio del portiere e palla in gioco in area. Era una delle norme più «antisportive». Il difensore in difficoltà aveva un trucchetto a disposizione: quando riceveva palla dal portiere, al limite dell’area, su rinvio dal fondo, gli bastava toccarla prima che uscisse dai 16 metri per annullare il pressing dell’attaccante. L’arbitro era costretto a ordinare un nuovo rinvio. Ora si cambia. Il difensore può stare in area: appena il portiere tocca palla per passarla, però, l’attaccante può entrare. Secondo Pierluigi Collina, presidente commissione arbitrale Fifa, ieri al Board, «così non si dà più un vantaggio ingiusto al difensore. E ci si adegua alla costruzione del gioco palla a terra che è praticato sempre più dalle squadre». Serviranno però difensori più tecnici: altrimenti il «guaio» sarà in agguato.
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Sostituzione dalla linea di campo più vicina. Basta (si spera) con le perdite di tempo per i cambi, con quei giocatori che si spostano verso il calcio d’angolo per rallentare il rientro. L’arbitro potrà ordinare l’uscita dalla zona più vicina al sostituito. E se aumentassero i «gialli» per chi specula non sarebbe neanche male…
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«Giallo» per gli allenatori. Gli allenatori che protestano o violano il regolamento potevano solo essere espulsi. Adesso c’è anche l’ammonizione. Con più «gialli» arriverà la squalifica come per i giocatori. E il «rosso» dovrebbe causare un turno di squalifica d’ufficio (così raccomanda il Board).
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Basta «disturbo» in barriera: distanza minima un metro. «Non era bello che un attaccante potesse “entrare” nella barriera rivale, disturbare i difensori e creare confusione», ricorda Collina. Per cui da domani tutto questo sarà vietato. Un attaccante potrà stare davanti, dietro o ai lati della barriera, ma almeno a un metro di distanza.
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Rigore: il portiere avrà un piede oltre la linea di porta. Ancora Collina: «Una novità che fotografa la realtà, perché oggi è difficile che un portiere, su rigore, resti immobile sulla linea». E quindi: possibilità di avere un piede oltre la linea ma intervento del Var — e ripetizione in caso di parata — se i piedi fuori saranno due.
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Palla a due? No, palla a chi deve giocarla. Non ci sarà più la palla a due. L’arbitro scodellerà la palla a favore di chi deve giocarla, il rivale dovrà stare a 4 metri.
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Tocco decisivo dell’arbitro? Palla a due. Non è bello quando un arbitro, pur se involontariamente, «passa» la palla o addirittura — è possibile — fa gol. Da domani, se il tocco dell’arbitro provocherà un assist, un gol o un break a favore dell’altra squadra, gioco fermo e palla a due (in area, palla sempre al portiere).
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Gol su «mani» involontario? Annullato. Di fatto gli arbitri applicano già questa regola non scritta, ma ora il divieto sarà legge: se la palla entra in rete dopo un «mani» — rimpallo o tocco involontario — non sarà mai gol.
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Nuovo fallo di mano: volontarietà e naturalezza. «Non è vero che la volontarietà non esisterà più», precisa Collina. È solo che il fallo di mano sarà codificato in questi casi: 1) Tocco volontario. 2) Posizione innaturale, anche se involontaria, quando il braccio è in linea con le spalle; o sopra le spalle;o lontano dal corpo. A prescindere dalla distanza tra chi tira e chi colpisce di mano. Eccezione: se uno colpisce la mano calciando lui stesso, non è fallo.
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Fallo di mano e scivolata. Altra precisazione. Quando un giocatore va in scivolata e tocca la palla con mano o braccio: 1) se tocca la palla con il braccio in appoggio, e questo è attaccato al corpo, non è fallo; 2) se il braccio in appoggio è però lontano dal corpo è fallo; 3) se tocca con l’altro braccio, e questo è lontano dal corpo, è fallo.
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Cartellini e «vantaggio». Una squadra che subisce un fallo (che è da «giallo» o «rosso» per il rivale) può battere subito la punizione per avere il vantaggio sorpresa. L’arbitro mostrerà il cartellino solo a fine azione.
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Svirgolata portiere. Se il portiere, giocando il pallone coi piedi su retropassaggio, lo svirgola, può rientrarne in possesso senza che sia più punizione indiretta.
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