“David Ospina, comunque, non è l’ultimo arrivato”. E’ così che La Gazzetta dello Sport presenta il portiere azzurro, che pian piano si sta guadagnado la fiducia di Carlo Ancelotti e dei tifosi. Il quotidiano prosegue: “Invece, a Napoli è stato inizialmente considerato tale e non solo perché è sbarcato a Castel Volturno alla vigilia dell’esordio in campionato con la Lazio. C’era scetticismo nei suoi confronti perché con l’Arsenal aveva giocato poco lo scorso anno in Premier (ma tanto, e bene, in Europa League) e poi perché, come detto, doveva sostituire Reina. Ancelotti lo ha mandato in campo per la prima volta contro il Milan e lo ha affidato alle cure di Alessandro Nista affinché il colombiano non perdesse fiducia in seguito alla disfatta contro la Samp. Del resto, Ospina è uno abituato alle pressioni ed anche alle rotazioni. Anzi, paradossalmente, la panchina gli ha fatto bene perché dopo essere rimasto a guardare con la Fiorentina, ha scalzato Karnezis e, dopo aver riposato ad Udine, si è fatto trovare pronto, prontissimo, contro il Psg. Anche mercoledì in Champions, infatti, ha effettuato diverse parate importanti, seppur stilisticamente rivedibili, continuando ad alimentare il paragone con Garella”.
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