La Gazzetta dello Sport scrive sul momento del Napoli: “Guardarsi indietro per sentirsi migliori. Il Napoli di un anno fa era da ottobre nero, con tre sconfitte su cinque in campionato. Adesso si chiude un mese azzurro, nonostante l’unico pareggio del suo cammino; ma le altre sono quattro vittorie. Il Napoli si è adeguato al ruolo di guida del torneo: anche se in questo match non ha una spettacolarità continua, perché ricade in momenti di normalità e gli avversari ne approfittano, non inciampa sulla piccola, sfoggia le gerarchie come certezze. Il Sassuolo, poi. Per tutta la settimana si è parlato della stagione passata, con due pareggi contro l’avversaria di ieri: 1-1 a fine novembre, al San Paolo; 2-2 in aprile a Reggio Emilia, dove venne lasciato il secondo posto, più che lo scudetto. Adesso è un altro Sassuolo, d’accordo; però è anche un altro Napoli, pur se dalla composizione simile a quella del passato. E’ tornato in testa dopo una notte e ha le possibilità per restarci a lungo, sempre che le pause – due gol presi mercoledì, uno più due legni ieri – non si ripresentino copiose. Fra gli appunti di Sarri ci sarà anche quanto non a posto. Approccio alla gara (agli allenatori insegnano a parlare così): non proprio esemplare. Per chiudere il discorso di sopra, siamo primi e bravi, la vinciamo di sicuro. Questo è il pensiero di alcuni giocatori”
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