L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ricordando quanto accaduto nella gara di andata tra Milan e Napoli affronta il tema della convocazione in nazionale per Lorenzo Insigne. Il numero 24 fu uno dei protagonista delo 0-4 di San Siro. “Il giorno dopo era a Coverciano, seduto in conferenza stampa, a godersi la stampa che lo incoronava quale nuovo talento del calcio italiano e probabile stella del prossimo Europeo. Aveva male ad un ginocchio per un paio di colpi ricevuti dai difensori rossoneri, ma decise ugualmente di allenarsi. Aveva troppa voglia di convincere Antonio Conte e invece tornò a casa perché il dolore persisteva ed il Napoli non intendeva perderlo. Ne sono scaturite tante polemiche e da allora Lorenzo in Nazionale non è più tornato. Insigne ci riprova: per convincere Conte c’è ancora il Diavolo: c’è voglia di riscatto. Come tutto il Napoli, del resto. Tredici giornate al termine riducono al minimo il margine di errore se si vuole puntare allo scudetto. Per questo motivo, Sarri si affiderà ai titolarissimi che ritiene mentalmente più pronti a reggere l’impatto con una partita da «dentro o fuori». Già, perché Napoli-Milan non è una finale ma vale più di una finale perché potrebbe, in caso di vittoria del Napoli, cancellare dalla testa dei calciatori il k.o. di Torino: un aspetto assolutamente decisivo in questa guerra di nervi con la Juve”.
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