Una sfida incomprensibile, che va oltre la contestazione. L’affronto, stavolta, è allo Stato, a quelle istituzioni che hanno fermamente condannato quanto accaduto prima, durante e dopo la finale di coppa Italia. In pratica, tutta la curva A stasera, in occasione del posticipo contro il Cagliari, dovrebbe indossare la maglietta con la scritta “Speziale libero”, la stessa che ha mostrato al mondo intero, Genny ‘a carogna, in quei momenti d’inquietudine che hanno caratterizzato Fiorentina-Napoli. Ieri, i capi ultrà avrebbero contattato una tipografia ordinando 30.000 magliette con quella scritta che dovrebbero essere distribuite agli ingressi della curva se il lavoro dovesse essere completato in tempo utile. Un’indiscrezione che se dovesse essere confermata, rappresenterebbe un vero affronto alla memoria dell’ispettore Filippo Raciti, ucciso proprio dalla follia dell’ultrà catanese, Speziale, che sta scontando la pena per quell’omicidio.
FESTA RIDOTTA — La festa ci sarà, in ogni modo, stasera. Sarà ridimensionata, ma la squadra farà il giro di campo con la Coppa Italia per ricevere gli applausi dei tifosi. Applaudirà pure la curva A, ma solo per pochi istanti. Dopodiché, su quel settore scenderà il silenzio assoluto: non si tiferà e non dovrebbero essere esposti striscioni o sventolare bandiere. Proprio come è accaduto sabato sera, all’Olimpico. Il ferimento di Ciro Esposito, e le sue precarie condizioni, convinse Genny ‘a carogna, il capo degli ultrà, ad imporre il silenzio. Un intero settore, dunque, con le bocche cucite che non si aprirono nemmeno per la doppietta di Lorenzo Insigne, salvo poi esultare al triplice fischio finale.
LA PARTITA — Stasera, la curva A starà zitta, ma tutti gli altri settori sosterranno la squadra così com’è avvenuto per l’intera la stagione. La gara con il Cagliari è priva di significati, nessuna delle due squadre ha altro da chiedere a questo campionato. L’unico aspetto, dunque, riguarda l’emozione per il trofeo conquistato sabato sera che servirà a ridare un senso a questa stagione che la notte di Roma ha sporcato inesorabilmente.
VEDOVA RACITI REAGISCE — Immediata la reazione di Marisa Grasso, vedova Raciti: “E’ una vergogna, sentire anche questo. A questa notizia dovrebbe una risposta il presidente del Consiglio. Deve dare una risposta. Chiudete, non fate giocare, basta. Uno Stato forte prende delle misure forti, non è essenziale una partita di calcio, se ne può fare anche a meno. Ognuno sta a casa sua e si evitano problemi. C’è una perdita economica? Non è colpa mia. Un lavoro non può creare così tanti problemi, il lavoro deve rendere a una persona dignità perché porta onestamente a casa i soldi, ma alcuni lavori tolgono serenità a chi dovrebbe svolgere un servizio che dovrebbe garantire sicurezza ai cittadini. Questa delle magliette invece è la risposta che incassa lo Stato. Questo Genny ‘a Carogna non ha nessun diritto di parola sulla vicenda di mio marito, può parlare solo dei suoi fatti personali. Io ho chiesto giustizia in un’aula di tribunale presenziando ogni giorno per 6 anni. E ho saputo la verità, non c’è nessun dubbio sulla vicenda giudiziaria. Due persone sono state condannate per omicidio fino alla Cassazione. In più, mentre era in attesa di giudizio, Speziale aveva la piena libertà di poter parlare e lo hanno arrestato i colleghi di marito per spaccio di droga. Non parliamo di sante persone ma di persone mai pentite”.
Fonte: Gazzetta
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