La Gazzetta dello Sport analizza la vittoria partenopea contro il Benfica: “Il Benfica è molto più forte della Dinamo Zagabria. E lo sapevamo già prima di questa due giorni di Champions. Come sapevamo che per il Napoli il test del San Paolo con i portoghesi non sarebbe stata una passeggiata come quella degli uomini di Allegri in Croazia, ma piuttosto una vera prova del nove per le ambizioni europee. Maurizio Sarri comincia ad abituarsi alla musichetta della Champions League. E magari si «arraperà» sempre di più andando avanti. Del resto se non ti arrapi per un 4-2 al Benfica in Champions… Lui, che ha esordito nella competizione di club più importante meno di un mese fa, sta usando le stesse armi del campionato. Il gioco. Sembra un concetto facile da realizzare, ma non lo è. Soprattutto quando si alza l’asticella e l’avversario ha esperienza e doti tecniche forse persino superiori. La facilità della manovra degli azzurri sta facendo dimenticare ai tifosi napoletani che un anno fa al centro dell’attacco c’era Gonzalo Higuain. Adesso tocca a Milik quel ruolo di finalizzatore che era del Pipita e a guadagnarci (oltre al polacco che ha già segnato 7 gol di cui 3 in coppa) è tutto l’attacco del Napoli”
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