Come scrive l’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport, è un gigante buono, Kalidou Koulibaly. Si racconta che abbia un cuore grande così, che è promotore di numerose iniziative contro il razzismo, che fuori dal rettangolo di gioco non sarebbe capace di fare del male nemmeno ad un insetto. In campo, però, la sua determinazione lascerebbe pensare diversamente, perché dalle sue parti gli avversari fanno fatica a passare: è insormontabile. Quando non arriva con l’anticipo, ci mette il fisico e, in genere, la spunta sempre lui. Napoli è innamorata di questo ragazzone che sfiora i 2 metri di altezza e che vanta il maggior numero di minuti giocati in campionato rispetto a tutti quanti gli altri compagni di squadra. Dopo 20 giornate, ha raggiunto quota 1.710’ in 19 presenze, alla pari col portiere Pepe Reina. Solo col Sassuolo è rimasto in panchina. La città gli piace, così come l’affetto della gente. Non è scontroso, Koulibaly. Anzi, è abbastanza paziente, non si sottrae alle richieste di selfie ed è sempre pronto a firmare autografi. Da un paio di anni s’è trasferito anche lui sulla collina di Posillipo, dopo una breve parentesi vissuta dalle parti del centro sportivo di Castel Volturno. Il difensore senegalese vive nella zona di via Orazio, la più panoramica della città. Il Golfo di Napoli è ai suoi piedi e lui ama ammirarlo dal terrazzo di casa. Uno spettacolo di rara bellezza, che ha affascinato anche Charline, la sua compagna, dalla quale ha avuto un bambino, Seni, di due anni. Charline è una ragazza francese, di Saint-Diè-des-Vosges, una cittadina situata nel dipartimento dei Vosgi, nella regione del Grand Est, dove lui stesso è nato. L’amico col quale trascorre serate in allegria è Jorginho. Le famiglie si ritrovano spesso per condividere i momenti liberi. A loro due si aggrega anche Faouzi Ghoulam, al momento infortunato. Al di là delle amicizie napoletane, Koulibaly ha un forte legame con il suo Paese, il Senegal, col quale disputerà il prossimo Mondiale russo. Una delle ultime iniziative è stata quella di acquistare una decina di giubbotti, in dotazione anche alla squadra, per regalarli a qualcuno dei suoi connazionali che spesso stazionano ai semafori della città, pronti a lavare il parabrezza non appena scatta il rosso.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro