La scelta americana di Andrea Pirlo e le difficoltà fisiche di Daniele De Rossi hanno riaperto la strada azzurra a Riccardo Montolivo e a Thiago Motta. I due “veterani” si giocheranno una delle 23 maglie europee anche con Jorginho, 24enne regista del Napoli, passaporto italiano dal 2012.
IL FAVORITO — Un passo avanti rispetto alla concorrenza c’è Montolivo. Il 31enne milanese, di scuola Atalanta, mette sul piatto della bilancia 61 presenze azzurre e una certa duttilità tattica, avendo già dimostrato di poter interpretare ad alti livelli un po’ tutti i ruoli nel cuore del campo. Il commissario tecnico azzurro chiede pulizia e rapidità nella distribuzione del gioco e nella trasmissione della palla, e Riccardo ha qualità tecniche indiscutibili: magari difetta in dinamismo ed esplosività, però parliamo di un giocatore affidabile e abituato a gestire le pressioni.
L’OUTSIDER — Thiago Motta, classe 1982, ha giocato la sua ultima gara in Nazionale nel 2014, contro l’Uruguay, capolinea del disastroso Mondiale azzurro in Brasile. Di fatto, prima di questa tornata non è mai entrato nel progetto Conte, anche se il leccese ha sempre valutato con ammirazione e interesse la continuità di rendimento di Motta in un club ambizioso, ricco e pieno di individualità eccellenti come il Paris Saint Germain. Non è più reattivo come ai tempi dell’Inter del “triplete”, ma esperienza, tecnica e personalità sono di livello top. E Thiago ha in mano anche un’altra carta: in caso di emergenza potrebbe sostituire Bonucci al centro di una difesa a tre.
PIÙ INDIETRO — Jorginho ha dalla sua l’età. Classe 1991, il regista del Napoli sta vivendo una stagione positiva dopo la difficile esperienza sotto la gestione Benitez. Rispetto a Montolivo e Thiago Motta ha però minori margini dal punto di vista tattico. Di fatto, Jorginho rende al massimo solo al centro di una linea a tre, e non a caso nel 4-2-3-1 di Benitez incontrò parecchie difficoltà. Un ostacolo non di poco conto nella corsa a Euro 2016, visto che Conte in Francia si affiderà soprattutto al 3-4-3 e al 4-2-4.
Fonte: Gazzetta.it
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