L’ex Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro al posto di Stefano Palazzi. Il presidente della Corte federale d’appello Gerardo Mastrandrea nuovo giudice sportivo della Serie A. Al suo posto, a presiedere il secondo grado della giustizia del calcio, un nome dal profilo altissimo, Sergio Santoro, presidente di sezione del Consiglio di Stato e membro dell’Autorità anti corruzione di Cantone. E un altro autorevole magistrato, Cesare Mastrocola, già presidente del Tar Campania, proposto per rimpiazzare il presidente del Tribunale federale nazionale Sergio Artico, che va in pensione.
NOVITA’ Se non è una rivoluzione, poco ci manca. Certamente, è una delle tappe più significative della gestione Tavecchio. Forse, la più attesa da migliaia di addetti ai lavori e milioni di appassionati. Quante volte si è detto: questa giustizia sportiva va cambiata? Quante volte si è gridato ai tempi biblici, alle procedure farraginose, alle sentenze fuori tempo massimo? E quanti, in questi mesi, hanno invocato una ventata di novità? Eccola, anzi eccoli i nomi proposti da Carlo Tavecchio al Consiglio federale odierno per cambiare i vertici e, di fatto, riformare la giustizia del calcio. Alcune scelte attese, altre impreviste, qualcuna forse perfino clamorosa: tutte sono già passate al vaglio del Coni, come vuole la prassi istituzionale e tutte, come sempre è avvenuto, faranno discutere. Dentro e fuori la Figc. Ma un dato è certo: oggi, dando per scontati i pronunciamenti favorevoli del Consiglio federale (e le prossime ratifiche del Coni), è un passaggio fondamentale della presidenza Tavecchio e, forse, per il maltrattato calcio italiano.
SORPRENDENTE Stupisce anche l’avvicendamento sulla poltrona del giudice sportivo. La sostituzione di Gianpaolo Tosel, dopo dieci anni e dieci giorni di onorata carriera, era nell’aria, come spieghiamo a parte. Sorprende di più il nome di chi lo sostituirà: Gerardo Mastrandrea. 52 anni, romano, conosciutissimo dagli addetti ai lavori, dal 2012 presiedeva la Corte federale di appello, è stato ed è tantissime cose: docente universitario, giudice del Tar, Consigliere di Stato, Capo dell’Ufficio legislativo alle Infrastrutture e Trasporti dei ministri Matteoli, Passera e Lupi. Una potenza, insomma. Che dopo aver avuto a che fare per anni con penalizzazioni di società e inibizioni di tesserati, si misurerà con le giornate di squalifica di giocatori e allenatori (e curve, se disgraziatamente capiterà l’occasione). Certamente, ne guadagnerà in esposizione mediatica. In bocca al lupo.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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