La Gazzetta dello Sport oggi in edicola propone un articolo sui test per riscontrare una eventuale positività al coronavirus che vengono effettuati a Villa Stuart, clinica riconosciuta anche dalla FIFA.
Si parte dal test sierologico rapido di ultima generazione che, con una puntura sul dito medio per prelevare una goccia di sangue, in 8 minuti appena è in grado di dare l’esito se una persona è oppure è stata infettata dal coronavirus.
In caso di positività lo step successivo è il tampone molecolare. In grado di fornire una risposta in appena 20 minuti contro le 6-24 ore degli altri metodi.
Con almeno un paio di macchine per club la copertura sarebbe capillare, visto che di test sierologici se ne possono fare uno ogni 10 secondi.
Il calcio si controllerebbe in autonomia, cioè senza intasare i laboratori, i costi fanno sorridere.
Lo strumento per il sierologico è gratuito, si pagano solo le card, che costano 25 euro, mentre la macchina della Menarini arriva a 4.500 euro.
Il rischio zero non esiste, ma le criticità non sarebbero mai durante gli allenamenti, anche di gruppo, bensì solo negli spostamenti e negli alloggi extra-ritiro.
Per questo il calcio ai tempi del virus, nel 2020-21 forse potrebbe ripartire anche da qui.
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