La Gazzetta dello Sport spiega perchè, pur facendo riferimento al caso Strootman, Pepe Reina non potrebbe essere squalificato dopo il contatto con Silvestre: “E’ ipotizzabile uno scenario che preveda a tavolino la riabilitazione di un giocatore espulso e lo stop di quello ritenuto danneggiato dall’arbitro? In teoria sì, nel caso specifico (Silvestre-Reina) sarà difficile. I giudici faranno ricorso alle immagini tv per stabilire se Di Bello (ha diretto Napoli-Samp) nel valutare l’episodio non sia stato ingannato dal portiere, abile nel fingere un intervento falloso subito. I legali della Samp fanno riferimento al recente caso del romanista Strootman, prima squalificato 2 turni e poi riabilitato dalla Corte d’Appello. Proprio le motivazioni di quella sentenza spiegano bene quali siano i confini di vicende simili.
Il regolamento prevede che la simulazione abbia il carattere dell’evidenza, in altre parole le immagini non devono lasciare il minimo dubbio su possibili contatti che magari non giustificano la scelta dell’arbitro, ma potrebbero aver causato la caduta.
E’ il minimo dubbio può salvare Reina, perché se sembra acclarato che Silvestre non abbia commesso fallo (e quindi secondo giallo ingiusto) è più complicato affermare con assoluta perentorietà che non ci sia stato neppure un leggero contatto. Dai replay si può avere questa sensazione, ma in giurisprudenza non dovrebbe bastare. Per lo stesso motivo pure la Var si sarebbe probabilmente astenuta. Il protocollo Ifab ammette un suo intervento in caso di espulsioni errate, ma l’episodio non deve lasciare spazio a possibile interpretazioni”
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