La Gazzetta dello Sport scrive sul Napoli: “Via l’espressione tirata da italiani preoccupati, in Europa League siamo da corsa. Nel 2010 facevamo gli snob: Juve, Samp e Palermo fuori dai gruppi. Cinque anni dopo, siamo tra i padroni. La Lazio ha vinto un gruppo non banale e il Napoli ha scritto una paginetta di storia vincendo sei partite su sei, con miglior attacco e miglior difesa. Mai nessuno aveva segnato 22 gol nel gruppo: impressionante. Più che un sorteggio allora sarà un grande rodeo, con il Napoli prima alternativa al bipolarismo anglo-spagnolo. Sullo sfondo, una sensazione: se in Champions c’è un supremo rispetto delle portaerei Barça&Bayern, la seconda coppa si presta a blitz francesi, imboscate portoghesi e trappoloni turchi. Del resto, questa è l’Europa League: giocano le squadre azere, il Dnipro arriva in finale e il Siviglia, bicampione 2014 e 2015, non è testa di serie ai sedicesimi. Se volete qualcosa di razionale, c’è sempre la fisica quantistica”
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