Archiviato, purtroppo, con tanto rammarico ed ennesima delusione, il capitolo campionato con l’ennesima sconfitta casalinga contro il Parma, il Napoli si reca in visita a Sassuolo. Sarebbe opportuno che DeLa capisse di cercarsi un po’ di simpatie a tuttora trascurate. L’estraneità del Napoli alla Regione cui pur appartiene rasenta il disprezzo, bisogna dirlo.
Che attorno Napoli ci siano altri quattro milioni circa di campani sembra un particolare non trascurabile. In caso contrario si tratta di ignoranza. Tra piazza Trieste e Trento e Piazza Vanvitelli si racchiude il mondo, per taluni, penso per molti. Eppure Napoli è una Città della Regione chiamata Campania. Solo una Città, certo la più grande. Ad inserirla nel contesto regionale nessuno ha mai badato. La piega borbonica non significa certo sud, diciamolo, ma solo vezzo.
L’inserimento del Napoli nella sua regione, credeteci, è importante. Occorrono rapporti più continui, incontri, sviluppo di trattative, scambi. Segnalazioni. Il Napoli sta preparando Sassuolo, dopo la sconfitta interna con il Parma, a Castelvolturno.
Napoli è una Città elegante e sensibile. Questo è il motivo per cui entra nel cuore e nell’anima di Katia Ancelotti ed anche di tutte le mogli dei calciatori che hanno giocato nel Napoli. Non elegante e sensibile ci si augura sarà il Napoli a Sassuolo. La giornata diciassette gli oppone la squadra di De Zerbi, che sembra, fino ad oggi, essersi fatta notare per la spontaneità del suo palleggio e per il fraseggiare del suo calcio. Il turno è perfido assai. E questo dovrebbe stimolare il ciuccio della nostra inesausta passione. La Juventus se la vede al Ferraris di Genova Marassi con la Sampdoria. L’Inter, che resta cliente assai pericoloso, gioca in casa con l’altra genovese, il Genoa. Le altre, quelle che ci stanno davanti in classifica sono: Atalanta – Milan; Fiorentina – Roma; Lazio – Verona; Parma – Brescia; Udinese – Cagliari. Il Napoli rischia più di tutti.
Uno spunto ottimistico ci viene dall’utilizzo più continuo di Allan, speriamo senza antinfiammatori. Tutti coloro che masticano di calcio si rendono conto cosa significa sostituire un elemento ragionatore del calibro di Allan con un centrocampista dinamico.
Sarebbe convenuto ad Ancelotti prima ed a Gattuso oggi se lui con il suo direttore sportivo ed il suo presidente avessero cercato, in quella zona di campo, un degno sostituto di Jorginho o Hamsik, invece durante il periodo estivo di calcio mercato si sono liberati anche di Diawara.
Gattuso, oggi, in quella zona di campo, vertice basso davanti la difesa, un po’ come fece con Bakayoko al Milan, ha solo Allan. Il brasiliano Allan purtroppo agita, prorompe, guasta, modifica la squadra che lo detiene e……. quella avversaria. Sulla sua disciplina tattica c’è poco da fidarsi. Gattuso ci dovrà lavorare. Sono convinto che potrà fare benissimo, sono sincero: gli do lo stesso valore che do a Wijnaldum e ad Henderson. Appartengono al tipo di laterale cavallo. Trottano, anzi galoppano molto. Non li ha Gattuso. NO. Proprio non li ha. In questi pochi giorni verso l’impegno di domenica sera alle 20.45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia deve far capire al brasiliano Allan che solo lui in questo Napoli può restituire buonsenso al centrocampo. Deve mantenersi più tranquillo. Su Zielinski inoltre si parla spesso a sproposito. Zielinski il meglio lo può dare partendo dal centrocampo. Invocarlo in avanti è banale. Meglio Fabian Ruiz, che possiede guizzo e piede più raffinato. Fosse Allan più disciplinato non esiteremmo a dare pronostico favorevole al Napoli.
Si punta pertanto sulla autorità di Allan, che può imporre, e impone un più serio presidio della zona. Sassuolo – Napoli si può perdere o vincere lì in mezzo. La squadra di Gattuso ha tutte le carte in regola per farsi valere su quel difficile terreno. Tra le carte in regola non è esclusa la tenuta atletica. Marcare e giocare: ecco, questo ci sembra la sintesi migliore. E in avanti, Rino, sganciamo Milik, chissà che non venga fuori qualche sorpresa!
Da quel che si sa Milik sta giocando meno ossessionato. E i golletti stanno venendo. Una ragione in più per provare. Altro da dire non c’è. Auguri.
Ferdinando Troise
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