“Napoli strafavorito nel confronto in Champions col Milan? Il Napoli sono due anni che esprime un calcio incredibile ma in Europa le partite sono diverse. Sarà una partita aperta. Normale che il Napoli abbia una mentalità vincente adesso, gioca con tranquillità ed esprime un calcio europeo. Ma se la giocheranno entrambe le squadre”. Rino Gattuso, storico ex calciatore del Milan e allenatore con un passato in rossonero oltre che al Napoli e al Valencia, ha parlato nel corso di “Radio Anch’io lo Sport” su RadioRai1:
“Il Milan è una squadra che da due anni a questa parte che gioca a campo aperto. Deve stare bene fisicamente, col collettivo che sta bene. E’ una squadra che ti viene a prendere, ti gioca addosso e quando qualcuno non sta bene fisicamente si nota e non riesce ad esprimersi come negli ultimi due anni”.
Anche in Spagna c’è la tendenza a fischiare calci di rigori per falli di mano involontari?
“Gli arbitri – spiega Gattuso – fin dal primo giorno, ci hanno detto che se il braccio viene alzato si prende fallo. Se il braccio è nella posizione corretta non c’è fallo. Bisogna aver fiducia di chi sta al Var e di chi deve prendere posizione. Se lo rivedi 100 volte non capisci se è fallo o no. Chi ha deciso ha preso questa decisione. Ma finché non ci sarà fiducia nei confronti di chi arbitra, ci saranno sempre queste polemiche”.
Il suo futuro sarà in Italia o all’estero?
“Non so. Le esperienze che ho fatto a Valencia sono state incredibili. Sapevo che avevano dei problemi, con una piazza contro la presidenza. Mi piace vedere tutto il calcio, sono uno che è molto curioso. Mi piace allenare all’estero o in Italia. Devo sentire la fiducia e se si può lavorare nel modo giusto, che non vuol dire in tranquillità. La Serie A negli ultimi due o tre anni è diventata molto competitiva. Non si fa più un calcio che attende, non sono un caso i risultati in Europa. Mi farebbe piacere tornare in Italia, ma vediamo”.
L’Italia è più forte dell’Inghilterra?
“L’Inghilterra si deve sempre temere. Ma Mancini ha fatto un grandissimo lavoro. Siamo rimasti fuori dal Mondiale per due rigori sbagliati. Il merito di Mancini è quello di aver dato uno stile alla squadra e una mentalità. Siamo in buone mani”.
Giusto chiamare un argentino in Nazionale come Retegui?
“Io non voglio fare polemica ma ultimamente, io non so allenando, seguo la Youth League e la Primavera, e vedo pochissimi italiani. Diventa tutto difficile così. Bisogna ripartire da queste cose. I giovani di oggi giocano meno perché non si gioca più per strada o in parrocchia. Quando vedo Primavere o Allievi Nazionali con due-tre italiani e tutti stranieri, bisogna fare una riflessione”.
Cosa pensa della Salernitana?
“Bisogna fare i complimenti alla società guidata da Iervolino – aggiunge Gattuso – che è entrata riuscendo subito ad incidere. Ci ha messo tanti soldi, sta costruendo un centro sportivo e bisogna dargli i giusti meriti anche per le idee ben chiare. E’ una squadra ben costruita, che sta giocando bene con Paulo Sousa, provando a comandare il gioco e sistemando la fase difensiva. Possono fare solo bene”.
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