Nonostante la rincorsa la classifica resta brutta…
“Bisogna continuare a lavorare, pensare al collettivo. Qualcuno non è protagonista, ma l’importante è che la gente si alleni bene, voglio senso di appartenenza. Sappiamo da dove siamo partiti e non è giusto buttare via tutto ciò che di buono stiamo facendo. Quando c’è da lavorare sul campo, voglio vedere grinta; chi è scontento, sa dov’è il mio spogliatoio e se ne parla a quattro occhi”.
Non crede sia sbagliato cambiare sempre il centravanti?
“In questo momento io devo riuscire a far giocare bene la squadra, mi baso sugli allenamenti e dopo prendo le mie decisioni. Da quando sono arrivato ho sempre fatto ruotare i tre attaccanti: è giusto che tutti loro sappiano che la componente allenamenti è importante”.
Hai qualcosa da rimproverarti nella gestione dell’inferiorità numerica?
“No, ci sta che per dieci minuti una squadra come l’Udinese ti schiacci. Dopo l’1-1 abbiamo provato a ripartire con veemenza e voglia. Non ci siamo abbassati tantissimo. Un pareggio ci può stare, anche se guardando la classifica sembra che non stiamo facendo nulla. I complimenti lasciamoli stare”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro