“Difficile da spiegare, lo conobbi quando aveva 15 o 16 anni”. Vigilia di Europa League per Gennaro Gattuso e il suo Milan, ma le prime parole del tecnico, nell’intervista concessa a Sky Sport 24, sono per Davide Astori, cresciuto nelle giovanili del Milan quando Ringhioera già un campione affermato: “Io ho un ricordo di lui. Glielo dissi anche l’ultima volta che ci siamo visti: lui mi chiedeva sempre il permesso di usare la palestra, dopo la terza o quarta volta gli spiegai che non mi doveva chiedere nulla. Era un ragazzo di una semplicità incredibile. Dobbiamo ricordarlo: ci lamentiamo sempre che i giovani sono peggiorati, lui era incredibile e si comportava da persona matura già a sedici anni”.
Cosa è successo quando lo avete saputo?
“Mancavano 5 o 6 minuti alla fine dell’allenamento, stavamo provando i calci piazzati. Si è avvicinato il nostro team manager e ce l’ha confermato, da quel momento sono state ora brutte e difficili. Non è stato facile lavorare: in tampi hanno giocato con lui in nazionale, Montolivo e Antonelli per esempio sono andati in vacanza con lui due mesi fa. È stato duro da digerire, ma bisogna andare avanti. Ci mancherà un grande atleta e un grande uomo, lo ricorderemo”.
Come si arriva alla partita con l’Arsenal?
“Dobbiamo viverla con grande entusiasmo. Da un po’ di anni non si viveva una notte come quella di domani. Dobbiamo alzare l’asticella: tranne Bonucci e Biglia gli altri hanno pochissima esperienza in Europa. Siamo giovani, ci confrontiamo con una grande squadra. Loro sono in difficoltà, ma non dobbiamo sottovalutarla”.
Mancherà Aubameyang, ma quali sono i pericoli dell’Arsenal?
“Intanto pensiamo ai primi 90 minuti. È una squadra che porta tantissimi uomini in avanti, in transizione difensiva fa fatica ma hanno tanta qualità. Vogliono palleggiare, creare superiorità numerica. C’è grandissimo rispetto, oggi finiremo di prepararla ma dobbiamo giocare con le nostre armi”.
Champions più facile attraverso l’Europa League o il campionato?
“E che ne so io. Non lo so. Al di là delle battute penso che dobbiamo vivere questa serata: affronteremo una grande squadra, in difficoltà, ma contro cui vedremo dove possiamo arrivare. Ci vogliamo godere questa serata: è una novità per me, ma anche per tanti giocatori. Speriamo di onorare la maglia e di mettere in difficoltà una squadra come l’Arsenal”.
Quali corde ha toccate nello spogliatoio=
“Ho la fortuna di allenare un gruppo di ragazzi con grande rispetto e che lavora con tanta voglia. Sono frasi che dico da due mesi, ma è questa la verità. Poi è facile allenarli, ma qualsiasi cosa vedo in settimana sono giocatori che non mollano. Noi abbiamo proposto qualcosa di nuovo, ma loro sono stati bravi ad ascoltarci e sentirci”.
Futuro al Milan a lungo?
“Lo spero. Le firme le mette Fassone, le scelte le fa Mirabelli: io devo far migliorare questa squadra, vincere più partite possibile e poi vedremo. Per me è un grandissimo orgoglio poter allenare la squadra in cui ho giocato per tantissimi anni. Ora sono responsabile della squadra e la pressione si sente. Sono orgoglioso di poter rappresentare il Milan”.
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