Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pari per 1-1 contro l’AZ Alkmaar:
“Potevamo chiuderla, non siamo stati bravi. Non abbiamo gatto una grandissima prestazione, abbiamo commesso errori e alla fine ci è andata bene. Abbiamo dato troppo campo a loro, sull’1-0 non siamo stati bravi a gestire. Se si va ad analizzare bene ci sarebbe stata anche la sconfitta oggi, ma non è facile venire a giocare qui, lo sappiamo. Potevamo leggere meglio delle situazioni. Ultimamente chi entra dalla panchina ci sta dando tanto, oggi invece hanno dato poco. Ce la giocheremo tra una settimana con la Real Sociedad. Ma c’è rammarico perché con un po’ d’attenzione potevamo portarla a casa, anche se poi ci stava anche la sconfitta. Potevamo gestirla un po’ meglio”.
C’è qualche buona notizia stasera? “Ci sono le cose positive, assolutamente. Ma bisogna parlare prima delle cose negative. Potevamo gestirla meglio sui 90 minuti, in fase di possesso e non possesso. C’è rammarico, ma potevamo lasciarci anche i tre punti qua, ci è andata bene. Abbiamo giocato contro una squadra vera, che ha velocità e attacca bene lo spazio. Nel secondo tempo abbiamo fatto male noi, chi è entrato ci ha dato poco e ci può stare. Adesso testa a Crotone, sarà una partita molto difficile perché abbiamo speso tanto. Bisogna ritrovare le forze per fare una grande partita a Crotone”.
Quanto le fa piacere l’idea di rinnovare il contratto e lavorare a lungo col Napoli? “Giuntoli l’ha detto che siamo vicini, vediamo. Per me i contratti non sono la priorità. La priorità è il lavoro quotidiano. Ora c’è chi di dovere che sta guardando i contratti, ma a me non fanno impazzire. A me piace il campo, piace parlare la lingua che amo io. Io so che a volte sono pesante coi giocatori, ma io sono fatto così. Ho provato a farlo in maniera diversa questo lavoro, ma non ce la faccio. Per il rinnovo vediamo, se si firmerà tra un mese, due mesi o dieci giorni. Non lo so”.
Si parla poco dell’assenza di Osimhen? “E’ inutile che lo diciamo e lo ricordiamo, bisogna fare di necessità virtù. C’è un allenatore molto bravo, Allegri, che mi ha lasciato una cosa in testa. Mi diceva sempre ‘Pazienza, l’importante è arrivare a giocare in undici’. Mi è rimasto in testa. Oggi m’è piaciuto com’è entrato Petagna. Settimana scorsa ha fatto fatica con il Rijeka, oggi invece è entrato bene. Ha qualità diverse rispetto agli altri attaccanti. Inutile ribadire che manca Osimhen, non cambia nulla. Cerchiamo di far giocare al massimo gli attaccanti che abbiamo. Quando rientrerà Osimhen vedremo”.
Pioli vi ha messo con Inter e Juve davanti al Milan come forza d’organico. “Se lo dicono loro, va bene così. Io so di avere una squadra forte, ma non so se potremo giocarcela fino all’ultima giornata per lo scudetto. L’obiettivo è dare continuità, poi alla fine tireremo le somme”.
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