Deluso. Parecchio giù di corda, Garrido. L’allenatore del Villarreal non riesce, non può nascondere il suo disappunto. Del resto, visto anche il risultato di Bayern Monaco-Manchester City, basta dare uno sguardo alla classifica del girone per capire quanto il “Sottomarino giallo” oggi sia lontano dalla possibilità di passare il turno. Ma questo, almeno ufficialmente, Garrido non lo vuol sentire.
«No, non ci sentiamo già messi fuori gioco. Abbiamo giocato due partite, le abbiamo perse entrambe, è vero, ma ne mancano ancora quattro. E quattro gare possono cambiare tutto».
Garrido, insomma, lei non s’arrende. Allora, analizzi questa gara che per i suoi s’è messa male già dopo appena un quarto d’ora.
«Un quarto d’ora? Meno, molto meno. Direi che in due minuti s’è deciso tutto. Perché? Perché in quei due minuti abbiamo avuto due ” infortuni” che hanno cambiato la partita. Li rivivrò sempre come un incubo. Credo che passeranno anni prima di rivederne altri come questi».
Ed ecco spiegati i due “infortuni”.
« Sul primo gol uno dei miei è scivolato in area, lasciando via libera ad Hamsik. Una sfortuna nera. Il secondo, poi? Un calcio di rigore per un contatto disgraziato che poteva essere evitato. Ecco, sono stati questi due episodi a condannarci. Soltanto questi due episodi. Per il resto, infatti, non posso essere che soddisfatto per come ha giocato la mia squadra».
Addirittura?
«Credo che il Villareal abbia giocato meglio questa sera che non l’altra volta, quando venimmo al San Paolo per l’Europa League. E dico pure che non meritavamo di perdere questa partita. Sì, questa sconfitta è un castigo troppo grande per un Villarreal che non ha demeritato affatto».
L’analisi delle statistiche di gara, cosa le suggerisce?
«Abbiamo avuto più possesso. E quando si ha più possesso di palla vuol dire che si è avuto il controllo della gara».
Ma allora, come mai è finita come poi è finita?
«Perché oltre a quelle due sciagure una di fila all’altra, a noi è mancato l’ultimo tocco. Il tiro. La conclusione. Quante volte siamo arrivati al limite e anche in area azzurra? Molte volte. Però c’è mancato sempre l’ultimo guizzo».
E nonostante Rossi che da acciaccato come doveva essere, è invece rimasto in campo per tutta la partita. E allora, forse, più e meglio del Villarreal ha fatto il Napoli. Nel senso che ha fatto più tesoro delle precedenti esperienze in Europa League?
«Non credo. Ormai noi conosciamo bene il Napoli e il Napoli conosce bene noi. No, l’ho detto e lo ripeto. A noi ci hanno condannato solo due episodi sfortunati. Anche se con questo non voglio sminuire i meriti del Napoli, sia chiaro. Ribadisco, infatti, ciò che ho detto già nei giorni scorsi: il Napoli in questo momento è per me la squadra italiana più in forma. Quella che può fare molta strada».
E il Villarreal?
«Noi non molliamo».
Che è come dire: ci rivediamo in Spagna.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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