Quando il gioco si fa duro, el mota decide di giocarsela a modo suo, preferendo mostrarsi a petto in fuori, nella tonnara del san Paolo che lo fischia e poi «rischiando» forte, rinunciando al richiamo della Patria e scegliendo: perché ora ch’è arrivato il momento, non ci sono calcoli, ma il diritto di verificarsi, di (ri)mettersi alla prova. La Nazionale è un onore, l’Himalaya per chiunque insegua i sogni nascosti in un pallone, il tetto delle umanissime ambizioni, la gratificazione più appagante e non ce n’é mai abbastanza: ma Gargano s’è guardato dentro, ha ascoltato il richiamo della propria voce, l’ha persino tradotto e l’ha fatto con quello slancio fiero di chi ha mostrato ad uno stadio che sotto quei muscoli c’è un uomo. «Non vado in Nazionale». Proprio così: ha lasciato che sfilasse via dalle mani la favola, che anzi fosse proprio lui ad accartorcciarla come si fa con un foglio di carta scarabocchiato ed ha lanciato, per stavolta, la Celeste nel cestino, sperando che capiscano.
LA DECISIONE. Niente Giappone (il 5 settembre), niente Corea (il 9), ma una razione salutare di allenamenti a Castelvolturno per rimettersi in discussione, per capire il Napoli, per afferrarlo e tenerlo ancora con sé, nonostante i fischi (ormai tacitati) e un pregiudizio collettivo, di massa, con pochi precedenti. E l’ha fatto quand’ancora il destino è rinchiuso nell’incognita del mercato, a due giorni dalla chiusura del mercato, con quell’incertezza ch’è raccolta nell’interrogativo che gli pende sulla testa come una spada di Damocle. « Se permettete, resto qua ad allenarmi». Volare, sfiancarsi, perdersi tra i cieli e starsene con la testa tra le nuvole, consegnare (di colpo) un bel po’ di sedute tecnico-tattiche, disfacendo valigie e pure un po’ della sua stagione: Gargano ha svoltato, stavolta entrando in tackle su se stesso, imponendosi – e con forza – di svoltare al bivio, accada quel che accada. E’ chiaro che anche in Ct hanno un’anima ed il rischio di ritrovarsi un’etichetta addosso appartiene alle dinamiche: ma stavolta, pur ignaro di ciò che avrebbe riservato l’ultima finestra del mercato, quel finale nel quale si nasconde sempre una sorpresina, Gargano s’è assunto (ancora) le proprie responsabilità ed ha imboccato l’uscio di Castelvolturno.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro