Segnali di fumo: o forse son nuvoloni, che s’addensano sul mercato. Perché non si compra e non si vende e c’è un immobilismo che si percepisce a occhio nudo: movimenti pochi, gran caos di prestiti e nient’altro che desti interesse, però un’eco distinto che s’avverte e l’impressione che prima o poi qualcosa possa succedere. Per esempio: cosa ne sarà di Gargano? S’è ritrovato travolto dai fischi, pure stavolta, nel San Paolo che ormai attraverso il passaparola ha deciso di «fargli pagare» quella foto con indosso la maglia dell’Inter di due anni fa, subito dopo il trasferimento. Ha avuto la moglie come avvocato difensore attraverso twitter, ma altro che centoquaranta caratteri, proprio una lettera d’amore…Poi ha scoperto che a Napoli, a prescindere, c’è uno spazio da ritagliarsi: l’ha colto dalle parole di Benitez, dall’atteggiamento stavolta meno rigido della società e anche da se stesso. Contro il Paok, niente male: perché la fase passiva e di interdizione gli appartiene, è nelle sue corde; e quando c’è da lanciare, vabbè, lui si lascia lusingare dalla voglia matta e qualcosa ne è venuta fuori. Il Napoli sta riflettendo: la stagione è lunga, le soluzioni latitano e nell’organico dei venticinque uno come Gargano ci può star benissimo.
IL CURRICULUM. Un nazionale uruguaiano, uno straniero per modo di dire, perché dopo sette anni di Italia sa tutto di questo campionato; un mastino che sa andare a pressare, a raddoppiare e dunque a garantire le coperture giuste; e poi nessun problema d’ambientamento per chi conosce gli spigoli di Castelvolturno e le insidie della città; infine, spalle larghe per superare anche questo clima non proprio amichevole. C’è circa un mese alla chiusura delle trattative, il Parma si è informato ancora ma poi il discorso è caduto lì, la ricerca d’un mediano che incida in maniera seria passa anche attraverso altre valutazioni: e se fosse normalissimo, perché non tenersi Gargano? Intanto, restano da collocare Donadel (che viaggia sul milione di euro netto all’anno) e Vargas (che è costato dodici milioni di euro), poi ci sarà Fideleff e prim’ancora Dzemaili e Britos, che piace alla Sampdoria. Va a finire che Gargano diventa l’ultimo dei problemi, ammesso che ne sia stato uno…
Fonte: Corriere dello Sport
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