Non ci possone essere aforismi o massime fulminanti dopo un tonfo come questo. Magari un paradosso. E’ un po’ quello che propone Rudi Garcia: «Non abbiamo perso qui, ma a Roma!» . In fondo potrebbe avere ragione anche in questo caso il tecnico francese. Quella vittoria di misura non lo metteva certo al sicuro, nel ritorno a Napoli. E le cose sono andate per storto sul serio. Solo che non si può spiegare quanto accaduto al San Paolo solo accusandosi di una vittoria risicata in casa. Perché anche in questo caso, come a Torino contro la Juve, una volta sotto, la Roma ha mostrato limiti di tenuta sia fisica che nervosa. Curiosità statistica: sono le uniche due partite in cui la Roma ha preso 3 gol,
in precedenza al massimo ne aveva incassati due, con il Milan e contro il Napoli nella semifinale d’andata.
E che il match fosse andato anche per lui lo si è capito con l’uscita di Pjanic per Totti, sullo 0-3, a mezz’ora dalla fine. Come ammette lo stesso Garcia: «La verità è che abbiamo una partita anche domenica: ho tolto Miralem perché aveva un problema al ginocchio; comunque ora sta meglio. In quel momento serviva mettere più attaccanti; e se entra Totti non penso che la squadra possa avere un assetto più difensivo» .
SENZA EQUILIBRIO – Per la verità alla Roma sarebbe servito più equilibrio, soprattutto in mezzo al campo. Ma per Garcia, come detto, c’è una sola verità: «Non penso che noi abbiamo perso la qualificazione stavolta. Piuttosto all’andata, quando abbiamo preso due gol. E anche in questo caso, l’abbiamo persa quando non abbiamo segnato nel primo tempo; dovevamo essere più cinici, questo è il fatto; in attacco e anche in difesa» .
CONCENTRAZIONE – Magari anche più concentrati al rientro dal riposo, come conviene il tecnico: «L’inizio del secondo tempo è andato molto male, un po’ come all’andata, e in questo caso dobbiamo migliorare. Di sicuro abbiamo fatto alcuni errori. Ma sullo 0-1 poteva succedere di tutto. Dovevamo essere attenti, abbiamo pagato caro certi dettagli» .
SINDROME SVANTAGGIO – Alla sua Roma era già successo contro la Juve di andare sotto e non saper reagire. Garcia ammette: «Bisognava restare in partita dopo l’intervallo. Perché se c’era una squadra che doveva essere avanti dopo il primo tempo era la Roma. La verità è che dobbiamo migliorare il gioco e segnare quando ne abbiamo la possibilità. E’ questa la chiave per il futuro: essere più efficaci» .
CAMPIONATO – Il duello con il Napoli adesso continuerà più vivo in campionato. Il tecnico francese si tiene stretto il vantaggio attuale, al netto del recupero: «Abbiamo 4 punti più di loro, per il momento siamo davanti. Non dobbiamo fare l’errore di accreditarci già tre punti contro il Parma. Ora la testa va alla Samp, dobbiamo fare di tutto per vincere» .
Battendo anche la stanchezza, fisica e mentale accumulata anche nel derby, anche se il tecnico giallorosso da questo punto di vista non si dice preoccupato: «Non ho visto un problema fisico. Abbiamo giocato anche in dieci, dopo l’espulsione, facendo sforzi importanti» .
Già, il rosso di Strootman. Garcia la vede così: «Peccato per l’espulsione. Direi che serve più comunicazione sul campo: sempre meglio parlare con l’arbitro che fare un brutto fallo. Oggi non ho visto né prevenzione né comunicazione, piuttosto un gesto dai nervosismo di un giocatore del Napoli senza che succedesse qualcosa. Il regolamento deve valere per tutte le squadre. Comunque la nostra colpa è aver preso tre gol senza segnare! Non è colpa di qualcun altro, solo colpa della Roma. Comunque complimenti al Napoli e in bocca al lupo per la finale» .
Fonte: Corriere dello Sport
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