Rudi Garcia, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la vittoria contro il Lecce per 0-4:
“E’ una partita gestita bene soprattutto. Volevamo partire forte, fare il primo gol nel primo quarto d’oro, sono contento che sia arrivato su punizione laterale, il mio staff ha individuato dove calciare. Sono contento che lo abbia fatto Ostigard, è un giocatore con l’anima collettiva che sta facendo molto bene. La differenza è stata fatta anche sulla gestione del gruppo, vedete Osimhen, è entrato dopo e ha fatto un gol importante per noi, con freschezza. E poi anche Gaetano, per la sua prima al ritorno col suo Napoli ha segnato e per noi è una buona cosa. Primi quattro, attendiamo cosa faranno gli altri, ma non ci importa cosa faranno gli altri, vediamo a noi La lezione di Genova è stata imparate e mi piace.
Vi ricordo che Natan è arrivato tardissimo, anche Lindstrom. Non erano pronti per l’inizio, il brasiliano non è andato in Nazionale è rimasto con noi, così ha capito la filosofia di gioco. I centrali sul piano fisico possono giocare ogni tre giorni anche con meno impatto fisico rispetto agli esterni d’attacco. Natan si è inserito bene, è intelligente e capisce in fretta quel che vogliamo da lui.
La cosa sicura è che abbiamo iniziato bene la stagione, 6 su 6. Poi è arrivato questo bellissimo primo tempo con la Lazio e nella ripresa abbiamo perso immeritatamente, anche se non meritavamo nemmeno di vincere. Penso che tutti stiano tornando al loro livello, penso ad Anguissa e Kvara, loro da tre partite sono tornati in alto. E questo aiuta tanto la squadra a ritrovare più continuità. Io ero abbastanza tranquillo che tornavamo a vincere, perché si giocava bene e i ragazzi hanno dimostrato uno spirito collettivo importante. Cholito meritava di segnare, l’ho tolto per non mangiarmi uno stop di sostituzione e farne uno in più. Siamo sulla strada giusta.
Zielinski? Ti accorgi dell’importanza di un giocatore, è il caso di Zielo, quando non ce l’hai. Quando non ce l’hai ti manca qualcosa, però riconosco che sa fare tante cose sul campo. Un giocatore che vede e realizza tecnicamente più veloce degli altri, per questo gioca spesso di prima.
Osimhen? Non era il primo rigorista, perché non era in campo da titolare. Faccio la lista dei rigoristi, così se la seguono nessuno può dire niente. Però in questa occasione era completamente diverso, decidono loro a chi dare la palla e mi piace di più.
Oggi è campionato, abbiamo tre giorni per parlare della Champions. La parola importante ora è recupero per fare in modo che martedì sera davanti ai nostri tifosi dobbiamo dare il meglio”.
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