Un introverso conquistato dall’entusiasmo di Napoli. Alessandro Gamberini ha scelto la zona di Posillipo per abitare e «godersi Napoli, una città stupenda», e l’azzurro per una sorta di seconda giovinezza calcistica dopo gli anni di Firenze e di Nazionale. «Con la Fiorentina – spiega a Radio Marte – ho vissuto sette anni intensi, l’ultimo dei quali molto difficile. Era necessario cambiare aria, a Napoli ho ritrovato stimoli e condizione atletica. Non so quanto Mazzarri mi abbia voluto, di certo io ho spinto fortemente per venire, attratto dal fascino della piazza, da un progetto ambizioso e dalla voglia di vincere qualcosa. I nuovi compagni mi hanno raccontato le intense emozioni dopo aver vinto la Coppa Italia».
A Gamberini sono bastati pochi giorni per avere conferme: «Mi ha accolto uno spogliatoio eccezionale: la simpatia di Grava e lo spirito di sacrificio di top player come Hamsik e Cavani. Sono rimasto colpito dall’entusiasmo della gente: mi caricano anche i cori contro i napoletani ascoltati anche a Marassi». Tipo tosto Gamberini. Contro la Lazio e la Sampdoria è stato tra i migliori, in due mesi è diventato il jolly della retroguardia sinora meno battuta della serie A. «Posso giocare in tutti e tre ruoli, preferisco quello di destra. Se subiamo pochi gol è merito dell’intera squadra, di una fase difensiva molto organizzata».
Il primo posto autorizza i tifosi a sognare e obbliga gli azzurri a non nascondersi. «Non lo facciamo ma il campionato è incerto, ci sono anche le milanesi che torneranno su. Del resto il nostro obiettivo non è vincere per forza lo scudetto, ma siamo sulla strada giusta». Anche se la candidatura ad anti-Juve è già del Napoli. «I bianconeri sono da emulare per voglia di vincere e spirito di sacrificio, spesso Mazzarri ce lo ricorda. Tuttavia il Napoli ha dimostrato a Pechino di essere alla pari e anzi avrebbe meritato di vincere. Avverto la rivalità con la Juve, fin dai tempi del Bologna, per non parlare di come è vissuta questa gara a Firenze. La Juve è antipatica a molti».
Il duello Napoli-Juve è per molti il leit motiv della serie A, ma Gamberini prova a dribblare il discorso. «È molto presto per dirlo, dobbiamo perseguire la continuità di prestazioni. Il nostro organico è comunque competitivo, ci sono due giocatori per ruolo quasi dello stesso livello». Fa bene dunque Mazzarri a optare per il turnover in Europa League. «Con la Fiorentina sono arrivato in semifinale, è una manifestazione a cui teniamo: quest’anno ci sono squadre importanti».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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